Il sindaco di Gubbio ha fatto il punto sulla situazione politico-amministrativa “I numeri parlano chiaro: stiamo cambiando il volto della città”
Una conferenza stampa rimandata dopo “giorni così complessi da sembrare anni, pieni di dolore, fatica e sgomento”, dalla tragica esplosione di Canne Greche, ai Ceri mancati, passando perfino per le scosse di terremoto.
La situazione politico-amministrativa e il Covid
Così il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ha aperto il momento di incontro con i giornalisti tenutosi stamattina (19 maggio), rimandato proprio dopo i giorni di lutto cittadino. Sul tavolo la situazione politico-amministrativa: “Siamo da tempo all’opera – ha detto il primo cittadino – per onorare e rispettare il programma che ci ha portati qui per il secondo mandato consecutivo, nella ferma volontà di rilancio, ripresa e valorizzazione del territorio post Covid, soprattutto nel turismo”.
Riguardo l’emergenza sanitaria, “non ancora finita”, oggi Gubbio conta 62 casi positivi al Covid “ma ciò non deve distoglierci dall’essere attenti e responsabili”.
Manca e Vergari al Pd
“Credo di poter dire che abbiamo dimostrato un grande radicamento in questa comunità: c’è da parte nostra una corrispondenza politica ma anche ‘sentimentale’ con il territorio e i cittadini. Dico questo all’indomani della decisione di Manca e Vergari di aderire al Pd, dopo essere stati eletti nella lista ‘LeD’ e aver assunto con me e gli elettori un preciso impegno. Una decisione da loro motivata con ‘lacune’ o ‘mancate scelte’ non ben definite: il nostro programma si sta realizzando, abbiamo acquisito una valanga di risorse per la città, nonostante procedure burocratiche amministrative complesse e lunghe. Trovo sinceramente debolissime le ragioni addotte dai consiglieri Manca e Vergari, la cui scelta è evidentemente legata a fatti interni al Pd, i cui passaggi congressuali hanno qualcosa di ‘messianico’”.
“Auguro sinceramente a entrambi – ha detto il sindaco – di non sperimentare la grande delusione che ho subito io dal Pd, e chiedo anche al segretario Bori e all’onorevole Ascani, che senso abbia mettere in difficoltà una esperienza amministrativa come la nostra“.
“Gubbio ‘speranza politica’ della Regione”
“Credo di poter dire che Gubbio rappresenti ad oggi uno dei pochi messaggi di speranza, politicamente parlando, di questa Regione, che poi sappiamo dove è finita. Parliamo di una esperienza di governo che propone nel bilancio 37 milioni di investimento, di cui solo 4 finanziati tramite mutuo (2 milioni e mezzo destinati al Puc di San Pietro), che vede aumentate le spese per il sociale, che vedrà partire tra poco un’operazione per circa 15 milioni per la messa in sicurezza scuole, che andrà ad approvare un consuntivo con un risultato positivo di 18 milioni: dati non da poco, io credo. Il dialogo per la città resta apertissimo con tutti, ma sui fatti e sui numeri credo non si possano fare teorie o obiezioni”.
Css, ecodistretto e Via
Il sindaco si è poi soffermato sul progetto “che allarga il panorama del nostro programma e lo arricchisce: la costruzione dell’ecodistretto, che non nasce per trovare un ulteriore modo per opporsi al Css, ma vuole essere uno strumento di democrazia partecipata, un modo per valorizzare il tema della sostenibilità, che apre ad associazioni, studiosi, esperti, aziende, in un confronto rispettoso e partitario, con studi e indagini non surrogatorie rispetto a quelle delle agenzie pubbliche. Noi cerchiamo risposte e verifiche che certifichino la qualità della vita nel nostro territorio, che vogliamo tutelare, preservare e conservare”.
Dal sindaco anche un passaggio sulla recente decisione della Regione Umbria, per la quale bisognerà passare per la Valutazione di Impatto Ambientale per poter utilizzare Css: “Che sia passata la VIA – ha spiegato – è un risultato davvero importante, per l’intero Consiglio comunale e per tutta la comunità. In ordine alla questione a più riprese sollevata dell’immagine della città in materia ambientale occorre evitare nella maniera più assoluta – per dare sostegno alle proprie opinioni o per creare effetti mediatici sensazionalistici – di denigrare Gubbio e ferirne la sua rappresentazione pubblica”.
“Abbiamo il dovere di andare incontro ai giovani”
Su sollecitazione dei giornalisti, Stirati ha fatto un passaggio finale di nuovo sulla vicenda Green Genetics: “In questi giorni ci siamo occupati anzitutto del dramma vissuto dalla comunità: quella in località Canne Greche era una attività recentissima, che non conoscevamo nemmeno. La morte di Samuel e di Elisabetta ha posto prepotentemente alla nostra attenzione il tema del rapporto tra istituzioni, adulti e giovani. Il canale del dialogo va riaperto: abbiamo il dovere di andare incontro ai giovani, sostenerli e metterci in ascolto. Parlo di questa vicenda ancora con tanto turbamento, certo del fatto che il tema della sicurezza sul lavoro, anche al di là di responsabilità specifiche e ruoli, vada rilanciato e sostenuto con forza”.