Alla vigilia di Ferragosto, i Carabinieri della Stazione di Castel Ritaldi hanno denunciato a piede libero due persone nell'ambito di due distinte attività di indagine. Nel primo caso è stato sottoposto a provvedimento un 49enne del luogo che, a partire dal 2002, ha procurato alla moglie ed i suoi tre figli minori una serie di violenze, consistenti essenzialmente in percosse a mani nude e con l'utilizzo di arnesi (manici di scopa, martello, fil di ferro, pezzi di vetro e chiodi) finché la donna, stanca di questi soprusi, dopo l'ultimo episodio in cui è stata minacciata con un coltello, persino lanciatole contro, ha deciso di denunciare il tutto ai militari.
Per l'uomo è già scattato l'allontanamento coatto, così come disposto dal GIP del Tribunale di Spoleto su istanza del P.M..
Nell'altro caso, invece, si tratta di un 35enne spoletino che, nell'ultimo mese, ha letteralmente perseguitato la ex convivente 27enne, con reiterate minacce, assillanti telefonate, pedinamenti, sia a piedi che in auto, di fatto terrorizzando la donna (la condotta tipica dello stalker) che, non riuscendo più a condurre un'esistenza libera e tranquilla, ha deciso di raccontare tutto ai Carabinieri di Castel Ritaldi, non nuovi a questo tipo di indagine legati alla recente fattispecie penale introdotta nel Codice P. (art. 612bis – atti persecutori).