La decisione dopo il sopralluogo della Commissione provinciale | Al vaglio l'opportunità di intervenire, anche in vista del progetto per il nuovo stadio
Non c’è pace per lo stadio Curi e per i tifosi del Perugia in questa tribolata stagione. In campo e sugli spalti. Perché la Commissione provinciale, dopo il sopralluogo effettuato martedì mattina, ha dichiarato inagibile la Tribuna Est (la Gradinata). Riducendo ancora la capienza dello stadio Curi, dopo che questa era stata parzialmente ampliata con il rifacimento della Curva Nord.
E dire che per settimane, pur con una capienza complessiva ridotta, proprio la Gradinata aveva ospitato gli “sfollati” ultras della Nord.
Gli abbonati della Gradinata saranno trasferiti in Tribuna Ovest, la tribuna coperta. Nel complessivo intervento di adeguamento sismico e di manutenzione straordinaria del Curi erano previsti comunque interventi anche negli altri settori.
La comunicazione dell’AC Perugia
L’AC Perugia ha quindi comunicato le seguenti disposizioni:
- tutti gli abbonati al settore “Tribuna Est/Gradinata” potranno usufruire del settore Tribuna Laterale coperta e dovranno presentarsi in biglietteria (muniti di abbonamento) dove gli verrà assegnato il nuovo posto (l’orario di apertura biglietteria verrà comunicato successivamente);
- il prezzo del biglietto della singola partita per il settore Tribuna Ovest passerà da 30 a 23 euro, il ridotto (Donne/ Under 14/ Over 65/ disabili 75%) sarà di 18 euro.
Nuovo stadio Curi,
il progetto
Tutto questo proprio mentre si attende, a breve dopo la firma dell’accordo a ottobre, la presentazione ufficiale del progetto per il nuovo stadio Curi, a cui sta lavorando una cordata di imprenditori marchigiani e umbri, alcuni dei quali potrebbe essere coinvolti anche nell’assetto societario del club.
Una volta avviati i lavori, il Perugia, per un paio di stagioni, dovrebbe disputare le partite interne nell’impianto di Gubbio.
A questo punto, a fronte di una prospettiva concreta di avviare i lavori per il nuovo impianto, si valuta l’opportunità di spendere ulteriori soldi pubblici per adeguare tribune che poi verrebbero demolite a breve.