Foto di gruppo della II Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia, presieduta da Giampiero Fugnanesi, con il pugile olimpionico plurimedagliato Roberto Cammarelle. L’inaspettato, quanto gradito incontro, ha avuto luogo nella palestra della Scuola della Polizia di Stato di Spoleto dove la nazionale italiana di boxe si sta allenando in vista dei prossimi appuntamenti sportivi. Un sopralluogo all’Istituto per Sovrintendenti, che ha permesso di consolidare la convinzione, già espressa con un ordine del giorno – presentato dal consigliere Gianpiero Panfili e fatto proprio dalla II Commissione – approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale, che la “Scuola” e il suo significativo indotto, sono una risorsa per l’Umbria e quindi vanno salvaguardati. La delegazione, accolta con calore dal direttore dell’Istituto, dottoressa Teresa Bifulco, è stata accompagnata in visita all’imponente struttura dal dottor Moreno Elia (rappresentante del Sap) e dalla dottoressa Enza De Fusco, vicequestore aggiunto.
L’Istituto di Spoleto è stato realizzato nel 1997 con tutti i crismi necessari per una scuola di Polizia moderna ed efficiente. Con le cartolarizzazioni venne in seguito venduta dallo Stato a una società alla quale il Ministero dell’Interno attualmente versa un affitto di 3 milioni e 900mila euro l’anno. Un costo insostenibile per le casse dello Stato che, per evitare la chiusura dell’Istituto, ha proposto alla società proprietaria due opzioni: ridurre a 1 milione e 800 mila euro il canone d’affitto o permutare la struttura con altre proprietà che lo stato sta alienando. Durante un recente incontro tra la II Commissione e il Sottosegretario all’Interno, onorevole Gianpiero Bocci, quest’ultimo ha riferito nel dettaglio l’operazione in corso annunciando che entro la fine di gennaio o i primi giorni di febbraio il Ministero si incontrerà con la proprietà per arrivare a una soluzione.
La visita all’Istituto ha permesso di verificare sul campo le enormi potenzialità di questa scuola che potrebbe, senza alcun problema di spazi, ospitare sia il Commissariato di Spoleto che la caserma dei Vigili del Fuoco, oltre che essere funzionale a una innumerevole attività, attraverso convenzioni, con le altre istituzioni pubbliche locali e regionali. La struttura è infatti composta di 12 distinti edifici, tutti antisismici, in un’area di 50mila metri quadrati con ampie superfici verdi. Conta 504 posti letto, 6 unità abitative e due ampi appartamenti, un auditorium per 436 posti a sedere, dotato di tutte le tecnologie più avanzate comprese le cabine per la traduzione simultanea, sala polivalente da 150 posti completamente attrezzata con supporti informatici, 16 aule didattiche, 4 sale multimediali, 4 aule specialistiche. Uno degli edifici è completamente dedicato alle attività sportive con campo da gioco, spazi per attività a corpo libero, calcetto, tennis, pallavolo, basket, palestra per gli allenamenti di pugilato, cardio-fitness, tatami per arti marziali e difesa personale, area spinning con 10 postazioni bike. A tutto ciò si aggiungono una fornitissima biblioteca informatica con 4mila testi; un poligono di tiro con galleria di 50 metri, 6 postazioni di tiro considerato il più efficiente e moderno del Centro Italia; un’attrezzata infermeria con due camere per il primo soccorso; una mensa per mille posti. “Una struttura – hanno convenuto i numerosi consiglieri provinciali presenti – che deve essere assolutamente potenziata nelle attività legate ai corsi dei vari corpi di Polizia”. Attualmente oltre alla nazionale italiana di pugilato, si sta svolgendo un corso per gli orchestrali della banda della Polizia di Stato. A febbraio sarà attivato un corso per 350 aspiranti Sovrintendenti. Ma l’auspicio è che l’attività sia continuativa nel tempo vista la capacità logistica e l’alta qualità dei servizi che questa struttura è in grado di assolvere.