Carlo Ceraso e Sara Cipriani
E’ sera quando da Parigi arriva la notizia che Campello sul clitunno e Spoleto sono state iscritte nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. La prima per il Tempietto, la seconda per la Basilica di San Salvatore. Nella cittadina decantata da Virgilio, Plinio il Giovane, Carducci e Byron, poco meno di 2.500 abitanti, ci si prepara ad andare a dormire. Un gruppetto di ragazzi sta nel piazzale antistante le Fonti, quelle che Bernardino Campello hanno restituito all’antico splendore, ignari di quanto sta per succedere. Luci accese e gente per le strade invece nella città che fu ducato, che da qualche ora ha dato avvio alla 54ma edizione del festival. Alle 22.19 arriva il primo sms alla nostra redazione: “Siamo patrimonio dell’umanità!”. La conferma 3’ dopo dal sindaco Daniele Benedetti che all’inaugurazione della kermesse menottiana aveva invitato il pubblico del Teatro Gian Carlo Menotti a rivolgere un pensiero verso Parigi in vista della decisione della Commissione Unesco. Un invito fra preghiera e scaramanzia. “Evviva, evviva” scrive il primo cittadino, ricorrendo anche lui ad un sms (inviato a tutti i numeri che ha in rubrica, più o meno 3mila) che fa ben presto il giro della città, arrivando in ogni angolo, nei teatri come nelle piazze. Usciamo con le telecamere per ascoltare le prime reazioni su questa decisione di portata storica, destinata a cambiare l'economia delle due città, persino il loro ruolo in campo culturale. Al Romano Julia Migenes sta concludendo il suo “Bernstein”. Molti degli spettatori hanno ricevuto la storica notizia. Il Primo commento va a Giorgio Flamini, già assessore alla cultura che ha praticamente firmato la candidatura della Basilica. Benedetti non l’ha riconfermato nella sua giunta, lasciandogli però la delega per seguire la complessa pratica “Italia Langobardorum” che coinvolge sette comuni (con Spoleto e Campello ci sono anche Cividale del Friuli, Brescia, Benevento, Monte Sant'Angelo, Castelseprio).
“E’ uno dei più bei giorni di questo 2011 – dice l’architetto Flamini – , è stato un lavoro di 4 anni che ha richiesto un notevole lavoro di squadra e di rete, un lavoro per la stessa Italia. La nostra candidatura evidenziava le qualità e i meriti di questo popolo, considerato barbaro, che scese lungo la penisola fondando il Ducato di Spoleto. L’Umbria, in un sol giorno, conquista 2 siti, come la Lombardia (Brescia e Castel Seprio, n.d.r.)…. da oggi siamo più ricchi, oggi spoleto è più ricca”.
Ci appoggiamo sul tavolo di un bar per contattare Paolo Pacifici, impegnato all’estero: “in questo momento sono ad helsinki – dice a Tuttoggi.info – ho ricevuto anche io la notizia e ne sono esaltato. Sono stati anni di lavoro durissimo, complesso, fatto di una fitta rete di rapporti con le altre 6 amministrazioni come con il Mibac. Per campello è un risultato storico, siamo pronti ad insistere nel nostro lavoro di valorizzazione. Mi consenta di aggiungere che questa iscrizione da il segno di come i comuni italiani siano ancora un baluardo per la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio…oggi abbiamo dimostrato ancora una volta che la cultura può essere messa a sistema”.
Fuori dal Teatro Romano c’è Vittorio Sgarbi, reduce dall’assalto subito da Marina Ripa di Meana. Siamo noi a dargli la notizia della decisione presa a Parigi. “San Salvatore è il monumento di Spoleto più rappresentativo di una civiltà che non è esattamente quella per cui Spoleto è nota – dice il critico alle nostre telecamere – un sito che precede il medioevo, di concezione bizantina, una architettura purissima, che non viene visitata come altre chiese di Spoleto in quanto alla periferia della città. Ma è di una tale ed inequivoca bellezza che non hanno fatto fatica ad accogliere la candidatura per dare innanzitutto a se stessi la dignità di chiamarsi Unesco….questa volta hanno fatto una scelta formidabile”.
Al Caio Melisso troviamo il sindaco Daniele Benedetti: “è un successo incredibile per la nostra città, ci siamo scambiati i complimenti con il collega Paolo Pacifici anche se i complimenti vanno alle nostre città. Per qualche ora godiamoci questo successo. Fra le cose da fare c'è da istituire immediatamente istituire un gruppo di lavoro per il monitoraggio costante dei lavori….solo l’italia non si rende conto che valore hanno le iscrizioni all’Unesco per il turismo straniero. Le Dolomiti, ad esempio, hanno avuto un incremento del 40%, penso che faremo dei pacchetti con gli operatori turistici, dobbiamo subito battere il ferro per accreditarci all’estero”.
Soddisfatto anche l’assessore Giancarlo Cintioli, anche lui allo spettacolo della Migenes: “Una gran bella notizia per Spoleto che arriva in un momento particolare come l’avvio Festival dei 2 mondi. Questo risultato certamente impegnerà l’amministrazione nell’investire risorse non indifferenti per la messa a sistema e recupero di quel sito archeologico. È una iscrizione importante, un ulteriore tassello per questa città che può continuare ad essere una messaggera della realtà umbra. Spero che la Regione dell’Umbria sappia comprendere in pieno questo straordinario risultato continuando ad investire nella nostra città come e anche meglio di quanto è stato fatto in passato”.
Se Cintioli invita la Regione, Alessandro Casali, patron di 1000 Miglia e Vini nel Mondo prova a dal la carica alla sonnacchiosa Spoleto imprenditoriale: “sono veramente orgoglioso e felice per la nostra città. Spoleto merita tanto di più e sono convinto che tutti insieme possiamo aiutare questo comprensorio. Faccio un appello agli imprenditori locali troppo spesso restii a fare squadra, a collaborare per l’immagine di questa città: cari amici imprenditori, armiamoci e partiamo… non partite!”.
A telecamere spente interviene anche Giampaolo Emili, presidente dell’associazione Anno Menottiano: “è magnifico, straordinario, questo risultato lo dobbiamo tutti anche all’indimenticato Maestro Gian Carlo Menotti – dice a TO® – senza il quale Spoleto non avrebbe avuto quella fama che Spoleto ha meritato di conquistare a livello internazionale”.
“Una struttura bellissima che merita di essere visitata – commenta Zefferino Monini, a.d. dell’omonima azienda olearia – una candidatura che ci da una visibilità aggiuntiva ma che deve spronarci a fare sempre meglio. Ora non occorrono ricette particolari, serve attuare quelle poche regole di base per presentare al meglio una bella città come al nostra: una città pulita, una città bomboniera, che sappia incontrare le aspettative di chi viene a trovarci e che vuol vivere un sogno che nella propria città, specie in quelle metropolitane, non può vivere”.
L’iscrizione nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità è destinato a diventare uno “strumento turistico” di enorme portata, potenzialmente in grado di risollevare le sorti dell’economia del territorio spoletino e campellino. E’ evidente che le strutture ricettive della città del festival, più forti e attrezzate rispetto a quelle del piccolo comune viciniore, potranno trarne enormi vantaggi. Ma solo se sapranno lavorare insieme e al meglio. Perché la concorrenza di altre realtà, da sempre più attente e competitive, sarà fortissima.
Proprio in questi minuti il Comune di Spoleto e quello di Campello hanno indetto una conferenza stampa che si terrà alle 12.30 a Palazzo Collicola. A breve le videointerviste al sindaco Benedetti e all’imprenditore Zefferino Monini
LE VIDEOINTERVISTE
Flamini “Oggi Spoleto è più ricca”
Pacifici “Risultato storico per Campello”
Benedetti “Dobbiamo battere subito il ferro”
Cintioli “Risorse per il sito”
Casali “Forza imprenditori spoletini”
Monini “Spoleto deve far vivere un sogno”
© riproduzione riservata
ULTIMO ARTICOLO CORRELATO
LA NOTIZIA LANCIATA PER PRIMA DA TUTTOGGI.INFO, DOPO TWITTER
SPOLETO E’ PATRIMONIO DELL’UMANITA’, UNESCO PROMUOVE LA BASILICA DI SAN SALVATORE
SPOLETO E CAMPELLO PATRIMONIO DELL'UMANITA', TEMPIETTO E BASILICA SAN SALVATORE OK PER UNESCO