Di fare un bilancio sulla prima edizione, pardon sulla 51.ma del Festival dei Due Mondi, Giorgio Ferrara non ne vuol sentir parlare. Figurarsi di parlare del prossimo programma (anche se qualcosa è già trapelato, incluso il ritorno di Bob Wilson). Qualcosa però comincia a trapelare, come Tuttoggi.info può anticipare grazie ad una brochure realizzata negli ultimi giorni. Documento che sarebbe stato consegnato in qualche centinaio di copie al sindaco Massimo Brunini partito per gli States alla ricerca di nuovi partner che possano sostenere il festival. Di sponsor, insomma. Perché di soldi il Festival ne ha un gran bisogno. Visto che il budget 2008, ad andar bene sarà chiuso a zero. A sfogliarla si scoprono subito due novità rispetto all’edizione n. 51. L’asterisco – della palla dorata, simbolo del festival post Menotti, non c’è più traccia. E, tutto sommato, non è una brutta notizia! Spunta però un nuovo simbolo, un asterisco. Sì, tipo quello che si usa per richiamare una nota o un commento. Lo si vede fare bella mostra nelle due pagine introduttive, forse per studiarne l’effetto, nelle quali viene ripercorsa la storia del festival. Un po’ raccontata alla ferrara-maniera ma pur sempre la storia del Festival. Ma torniamo al nuovo simbolo della manifestazione. Non è da escludersi che l’ ”asterisco” sia solo una prova in attesa del nuovo logo? Oppure è la creazione di un grafico minimalista, più realista del Re? Il disegno in questione, per la verità, sembra scimmiottare un pò gli omini presenti in molte opere di Keith Haring.Le offerte… – la novità assoluta è la presentazione di una nutrita serie di servizi e benefit per quanti vorranno partecipare alla prossima edizione. E qui Ferrara & Co. si sono davvero superati. Con gli “additional benefits” si può ottenere di cenare insieme agli artisti dello spettacolo scelto, una assistenza dedicata, la visita al backstage, un pass Vip e, udite udite, materiale autografato! Ma se ci si vuole proprio superare c’è anche la gamma di “deluxe services”: si può così avere una macchina di cortesia, il servizio airport-station, un giorno intero dedicato al golf oppure allo shopping di alto livello e, se non basta, anche un “beauty&wellness full day program”. ….e qualche dubbio – per offrire tutti questi servizi la brochure riporta che la Fondazione ha avviato una collaborazione con gli operatori turistici locali. Anche se poi fa bella mostra di sé solo il ConSpoleto che tutti quei servizi, a quanto se ne sa, non li può neanche offrire. Le agenzie di viaggio come gli alberghi o i centri di bellezza che TO® ha contattato dicono di non saper nulla in merito a tutta questa vasta scelta di offerte. Anche se si dicono pronti a soddisfare ogni esigenza di quanti vorranno vedere il prossimo festival. Resta poi da capire dove il Festival pensa di portare i suoi ospiti per lo shopping high end: Corso Mazzini e Borgo non sono certo paragonabili a Via Condotti a Roma, Via Montenapoleone a Milano o Via Tornabuoni a Firenze. Idem per trascorrere un Golf full day program (possibile che apra entro giugno il Centro golf di Torregrossa?). Certo, a guardare l’ultima edizione, non se n’è vista tanta di gente disposta ad abbinare il festival al golf, allo shopping o al benessere. Che Brunini oltre agli sponsor stia cercando di portare anche qualche ricco americano? Una domanda. Ma gli uomini e le aziende legate al Festival, che stanno facendo?(Carlo Ceraso e Carlo Vantaggioli)
