Spaccio di metadone, Regione corre ai ripari: SerD aperti nei festivi

Spaccio di metadone, Regione corre ai ripari: SerD aperti nei festivi

Sara Fratepietro

Spaccio di metadone, Regione corre ai ripari: SerD aperti nei festivi

Gio, 02/03/2023 - 13:18

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Delibera della Giunta regionale: nei giorni festivi e prefestivi garantita la somministrazione dei farmaci oppioidi almeno in due sedi SerD per ciascun territorio dell’Azienda Sanitaria Locale

La Regione Umbria corre ai ripari dopo l’aumento di spaccio di metadone da parte di chi è in cura presso i servizi Usl per le dipendenze (SerD), con esiti che negli ultimi anni hanno portato a diversi decessi. L’episodio che più ha scosso la comunità umbra è stata la morte, due anni fa, degli adolescenti di Terni Flavio e Gianluca. Ma i bollettini delle forze dell’ordine frequentemente mostrano un’attività illecita delle sostanze fornite per un uso terapeutico.

La Giunta regionale dell’Umbria, dunque, scende in campo per evitare che il metadone “possa essere utilizzato per un uso diverso dal trattamento degli stati di dipendenza, quindi non terapeutico, o che possa essere ceduto dai pazienti in trattamento a terzi, provocandone gravi danni alla salute“. Nell’atto, approvato su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, si prevede “la necessità di potenziare l’azione di prevenzione e contenimento del rischio clinico associato all’utilizzo dei farmaci oppioidi, anche attraverso l’ampliamento dell’apertura dei Servizi per le dipendenze nei giorni prefestivi e festivi, proprio per garantire le attività di somministrazione di questi farmaci direttamente negli ambulatori“.

“Anche alla luce di recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto soggetti che avevano assunto un mix di metadone ed altre sostanze  – ha detto l’assessore Coletto – abbiamo ritenuto opportuno che nei giorni festivi e prefestivi, quindi sabato e domenica, sia garantita la somministrazione dei farmaci oppioidi almeno in due sedi SerD per ciascun territorio dell’Azienda Sanitaria Locale, attraverso opportune soluzioni organizzative, incluso l’eventuale ricorso alla pronta disponibilità e alla telemedicina”.

Già con una delibera del 2020 – ha proseguito Coletto – sono state fornite indicazioni per evitare i rischi associati alla prescrizione e all’affidamento di farmaci oppioidi da parte dei Servizi per le dipendenze delle Aziende USL. Questi farmaci, la cui efficacia nel trattamento del disturbo da uso di oppiacei è universalmente riconosciuta dal mondo scientifico, sono infatti ricompresi tra quelli ad ‘alto rischio’ o ad ‘alto livello di attenzione’ visto che, potenzialmente, potrebbero generare eventi avversi in corso di terapia, in particolare a causa di episodi di diversione, ovvero cessione non autorizzata del farmaco ad altri o vendita al mercato ‘grigio’, o di misuso, ovvero uso improprio del farmaco per motivi o con modalità non coerenti con le raccomandazioni sia mediche che legali”.

Attualmente questi medicinali, prescritti dal medico secondo un piano di trattamento individualizzato, sono somministrati presso il servizio da un operatore sanitario, oppure, come ha stabilito il Decreto del Ministro della Salute il 16 novembre 2007, vengono affidati a determinate condizioni e con periodicità definita all’utente, con la finalità di agevolare l’aderenza al trattamento e facilitare, in particolare per i pazienti stabilizzati, l’attività lavorativa, la gestione delle necessità familiari, l’organizzazione del proprio tempo, l’allontanamento dagli ambienti frequentati in precedenza e, nel complesso, per promuovere maggiore responsabilità e autonomia. Considerato però il riscontro di situazioni ad elevato rischio e il ripetersi di eventi che hanno anche coinvolto soggetti non in cura presso i SerD, la somministrazione ambulatoriale anche nei giorni festivi e prefestivi, al momento rappresenta la migliore soluzione.

(foto di repertorio)

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