Erano stati beccati lo scorso 2 marzo dagli agenti del commissariato di Città di Castello e dagli uomini del Reparto Anticrimine di Perugia: spacciavano davanti alle scuole dell'Alto Tevere, rifornendo i ragazzi di hashish, marijuana, pasticche, mdma e lsd. Il fatto aveva colpito anche per l'età dei due pusher, un 22enne di Sansepolcro e un 20enne di San Giustino. La polizia l'aveva chiamata “operazione Bong”: ora il Commissariato di Polizia di Città di Castello ha richiesto al Questore di Arezzo e al suo omonimo di Perugia l'attuazione, per entrambi i giovani, della prevenzione dell'avviso orale, come conseguenza al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga a danno dei giovani. Si tratta, dunque, di un invito a cambiare condotta, con lo scopo di poter arrivare poi alla sorveglianza speciale nei confronti degli avvisati. L'avviso orale ha inoltre una durata limitata a tre anni, e può essere revocata in qualunque momento. (Ale. Chi.)
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