Sospetto peculato in Regione, dipendente indagata per "ammanco" bolli auto - Tuttoggi.info

Sospetto peculato in Regione, dipendente indagata per “ammanco” bolli auto

Redazione

Sospetto peculato in Regione, dipendente indagata per “ammanco” bolli auto

La Regione "collaboriamo con gli inquirenti, pronti a provvediementi". Gli agenti della Squadra Mobile ieri hanno perquisito gli uffici del Broletto insieme ai colleghi di Assisi
Mer, 20/09/2017 - 10:33

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Sospettata di essersi intascata i soldi dei contribuenti per il pagamento dei bolli auto. Così una dipendente della Regione Umbria sarebbe indagata dalla procura di Perugia per peculato. Secondo quanto riportato in un articolo del La Nazione, la donna si sarebbe appropriata di circa tremila euro che i cittadini avevano pagato convinti di sanare così il debito che avevano nei confronti della Regione per quanto riguarda i bolli automobilistici scaduti.

L’ufficio della donna è stato perquisito ieri mattina dagli agenti della squadra mobile di Perugia assieme ai colleghi del commissariato di Assisi che avrebbero raccolto la prima segnalazione relativa al presunto illecito. Il sospetto è che la donna abbia fornito un codice Iban per i versamenti delle spettanze al quale lei stessa avrebbe poi avuto accesso e il primo ad accorgersene, o comunque ad avere sospetti, sarebbe stato proprio un utente che si è rivolto al commissariato di Assisi.

I poliziotti ieri hanno anche preso a verbale alcuni colleghi della dipendente e hanno sequestrato della documentazione che adesso verrà attentamente vagliata dagli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero, Mario Formisano. Un certo trambusto, che non è passato inosservato ieri, negli uffici del Broletto a Fontivegge anche se su tutta la vicenda viene mantenuto il più stretto riserbo.

In riferimento all’indagine la Regione tiene a sottolineare che, “nel caso in cui emergessero responsabilità a carico del dipendente, adotterà tutti i provvedimenti di legge per la tutela dell’interesse pubblico e dell’ente e per il recupero delle somme che risultassero indebitamente sottratte, compresi gli eventuali provvedimenti di carattere disciplinare. Nel manifestare – si elegge ancora nella nota dell’amministrazione – apprezzamento per il lavoro della magistratura e delle forze di polizia, impegnate nello svolgimento dell’inchiesta giudiziaria, la Regione Umbria tiene a rimarcare che la stessa indagine è stata svolta con la piena collaborazione degli uffici regionali interessati”.

“L’attività di controllo – conclude la nota-  verifica ed ispezione della Regione continuerà con identica intensità. Infine, la Regione Umbria ribadisce l’assoluta fiducia nei confronti di tutto il personale dipendente che svolge con onestà, impegno e professionalità la propria funzione al servizio della collettività, nell’interesse dei cittadini, e per l’erogazione di fondamentali servizi pubblici. Cosa che non può in alcun modo essere offuscata da un isolato episodio”.

(s.m.)

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