Perdite nella rete, a Perugia sono scese al 39% ed è uno dei migliori capoluoghi d'Italia | La tavola rotonda all'Università per Stranieri
SOS siccità, con le sorgenti che hanno il 50% della portata di acqua rispetto allo scorso anno. Nella tavola rotonda che si è tenuta all’Università per stranieri, primo evento perugino della Giornata mondiale dell’acqua e che ha visto confrontarsi amministratori pubblici e studiosi, si è discusso dell’emergenza attuale, che investe anche il territorio locale.
“I cambiamenti climatici – ha detto Tiziana Buonfiglio, ad di Umbra Acque – pesano in modo decisivo sui fenomeni siccitosi. Le nostre sorgenti in questo periodo hanno una portata inferiore fino al 50% rispetto allo scorso anno. Siamo preoccupati, ma organizzati: nel tempo abbiamo attuato una strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e una serie di investimenti per garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture alle crisi idriche sempre più severe, come quella che probabilmente dovremo affrontare questa estate”.
Perdite scese al 39%
Unitamente a questo c’è l’impegno costante sulla riduzione delle perdite in rete che a Perugia, ad esempio (dati Istat 2020), sono scese sotto al 39%, uno dei dati migliori tra i capoluoghi di regione italiani.
“L’Obiettivo 6 dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 parla di accesso universale ed equo all’acqua potabile per tutti – ha continuato Buonfiglio -. E partendo da ciò, nella nostra dimensione territoriale, garantiamo valori sempre crescenti di qualità dell’acqua erogata e depurata, volumi sempre minori di fanghi smaltiti in discarica con oltre settemila analisi effettuate ogni anno sull’acqua immessa negli acquedotti. Nel 2021 – ha concluso – abbiamo inoltre realizzato, con la Regione, le Usl, l’Arpa, l’Auri, i Comuni dell’Alto Tevere, l’Eaut e l’Autorità di Bacino, il primo “Water Safety Plan” in linea con le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità per la valutazione e gestione dei rischi associati a ciascuna fase della filiera idrica”.
L’acqua nel Cuore Verde
“L’Umbria è un laboratorio naturale e non c’è luogo più adatto per celebrare la Giornata mondiale dell’acqua – ha spiegato Lucio Ubertini (Unesco, Chair in Water Resources Management and Culture in rappresentanza del Ministero della Transizione Ecologica) -. Questo territorio non è però un parco dove c’è vegetazione spontanea, ma un giardino vero e proprio da curare centimetro per centimetro, da far crescere proprio grazie anche a interventi idraulici tali da renderlo vivibile e inclusivo. Questa è una regione attraversata da un grande fiume come il Tevere e proprio l’acqua nel Cuore Verde è un elemento imprescindibile”.
La mostra
La mostra che si è aperta a Palazzo della Penna – e che proseguirà fino al 5 aprile – racconta con immagini e oggetti la storia moderna degli acquedotti (dal 1890 al 1935) che hanno “dato da bere” a Perugia. L’esposizione allestita da Umbra Acque in collaborazione con l’Assessorato comunale alla Cultura è ricca di spunti per capire come la città abbia storicamente affrontato la questione dell’approvvigionamento idrico.