“Matteo ha conquistato con la sua grinta e il suo modo di affrontare la vita sia tutti gli operatori sanitari, infermieri e medici che tutti gli operatori del gioco terapeutico della Fondazione dell’ospedale Salesi. Il ricordo più bello sarà nei sorrisi dei bambini che la musica potrà suscitare loro e nelle loro famiglie“. E’ così che il direttore operativo della Fondazione dell’Ospedale Salesi onlus di Ancona, la dottoressa Annarita Settimi Duca, ha voluto annunciare che i soldi raccolti durante il funerale di Matteo Baroni, il tredicenne spoletino scomparso qualche mese fa per un malore provocato da una cardiopatia contro cui combatteva da tempo, verranno destinati ad un progetto di musicoterapia che servirà ad alleviare le sofferenze dei bimbi e dei ragazzi ospiti del nosocomio anconetano.
Nei giorni scorsi, infatti, la Fondazione ha voluto inviare una lettera di ringraziamento a Cristian ed Alessandra, i genitori del piccolo “grande guerriero” spoletino, che avevano scelto di destinare i soldi raccolti durante il funerale proprio al Salesi, struttura che ‘Teo’ aveva frequentato assiduamente per le cure di cui aveva bisogno. La somma donata, quindi, contribuirà a sostenere il progetto di musicoterapia all’interno dei reparti pediatrici del presidio Salesi e della cardiochirurgia pediatrica e congenita. “Il progetto in questione, – spiegano dalla Fondazione nella lettera alla famiglia spoletina – partito in maniera sperimentale, ha riscontrato un notevole interesse ed approvazione dai bambini coinvolti, dalle loro famiglie, ma anche dai genitori dei piccolissimi, che possono beneficiare di dolcissime ninne nanne. La musica è un canale molto importante di comunicazione che viene apprezzato a tutte le età e in ospedale rappresenta un ponte tra il dentro e il fuori, tra il ricovero e la vita sociale, tra il luogo di cura e la realtà che invece circonda abitualmente e quotidianamente il bambino e l’adolescente. Il vostro prezioso gesto di solidarietà contribuirà a migliorare la qualità di vita dei ricoverati, delle loro famiglie e anche del personale“.
Per i genitori di Matteo, che hanno annunciato a giugno la volontà di dare vita all’associazione Il Sorriso di Teo, è già un piccolo grande risultato. “Per noi è una bellissima notizia – spiega Cristian Baroni – visto che la musica era una delle passioni di Teo, che suonava la chitarra elettrica“. Una spinta in più a proseguire nella costituzione dell’associazione, che avrà l’obiettivo di aiutare chi ne ha bisogno.