E’ durato poco più di mezz’ora l’incontro fra i sindacati dello stabilimento militare di Baiano e l’ing. Airaghi, direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa. Per Airaghi si trattava della prima visita all’ente militare di Spoleto dopo la nomina di giugno scorso a capo dell’Agenzia. Troppo poco tempo per poter fornire alle parti sociali delle risposte precise. Ma un primo passo lo si è fatto. E il sindacato ha apprezzato il colloquio con il d.g., tanto da esprimere un cauto ottimismo. “E’ stato un incontro positivo soprattutto per la chiarezza con cui si è espresso l’ingegnere Araldi – dice Giancarlo Antonini della Cisl -, persona che ci è sembrata motivata e che ha condiviso con noi le preoccupazioni sul decreto cosiddetto milleproproghe”. “Airaghi – continua Antonini – anche se non lo ha mai detto esplicitamente, ha fatto capire che nelle prossime settimane, dopo che avrà finito la visita di tutti gli enti della Aid e avrà terminato la relazione per il ministro La Russa, si potrebbe pensare anche ad una modifica a quel decreto”. Secondo il quale gli enti dovranno raggiungere l’economica gestione (alias pareggio di bilancio) entro l’esercizio finanziario 2009. Un tempo evidentemente troppo breve anche alla luce della crisi del mercato. La massima autorità dell’Agenzia, di fronte alle preoccupazioni dei sindacati, ha detto che questa visita agli enti servirà per meglio comprendere e valutare le capacità produttive ma anche il valore delle direzioni che governano i siti industriali. Nel primo pomeriggio si è riunita la Rsu dell’azienda. In corso dal primo pomeriggio una riunione della Rsu che stilerà un documento di valutazione sull’incontro di oggi. Ecco di seguito il documento presentato al dottor Airaghi: “La RSU e le OO.SS. dello S.M.M.T. nell’esprimere a nome del personale dipendente, l’apprezzamento per la Sua visita, vogliono evidenziare le preoccupazioni per il futuro di questa Unità Produttiva. Egregio Direttore Generale, nel mese di Giugno u.s. le scriventi hanno denunciato la difficile situazione in cui si trova lo Stabilimento, tramite lettera aperta inviata al Sig. Ministro che per opportuna conoscenza si allega in copia. Da allora sono trascorsi tre mesi, a nostro avviso, infruttuosi e, con il termine previsto dal così detto decreto milleproroghe sempre più vicino, senza che nessuna delle parti in causa abbia intrapreso iniziative per apportare i correttivi necessari. A suo tempo i dipendenti dello S.M.M.T. malvolentieri hanno accettato la sfida imposta dall’organo politico (costituzione dell’AID) intravedendo le difficoltà che oggettivamente impediscono una conduzione di stampo privatistico di un Ente che si occupa di manufatti esplosivi e che non può e non deve eludere le norme sulla “sicurezza”. Questo Stabilimento si caratterizza per la molteplicità delle lavorazioni effettuate che, a volte, le rendono una diversa dalle altre sebbene apparentemente uguali e perciò non sempre standardizzabili. Un altro aspetto, ormai tralasciato da anni, ma da riportare in debita considerazione è rappresentato dal mancato turnover che proprio in relazione alla particolarità delle lavorazioni effettuate, assume una importanza fondamentale sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Nella lettera citata si denunciava, inoltre, l’inadeguatezza del management nella gestione dello Stabilimento a fronte di tangibili potenzialità; a tutto ciò si deve purtroppo aggiungere un peggioramento delle relazioni tra le parti ed un discutibile comportamento del Direttore palesemente manifestato attraverso prese di posizioni unilaterali che disconoscono norme contrattuali ed evitano, ormai abitualmente, il coinvolgimento dei lavoratori nella ricerca del raggiungimento degli obiettivi, rifiutando persino di fornire notizie relative alla produzione attuale e futura. Nonostante le difficoltà evidenziate, Le chiediamo:

– una revisione del bilancio di previsione e conseguentemente della programmazione per l’anno 2009 visto che questa direzione, incurante dei parametri imposti dal decreto milleproroghe, prevede un cospicuo disavanzo;

– l’assegnazione dei finanziamenti necessari al raggiungimento degli obiettivi;

– l’assegnazione a questa Unità Produttiva di una Direzione in grado di assolvere al meglio ad un compito non certo facile.

In assenza di positivi riscontri in tempi brevi, la RSU e le OO.SS. saranno costrette ad intraprendere incisive iniziative percorrendo tutte le strade a disposizione tese alla salvaguardia dell’Ente, dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori

Approvato all’unanimità da RSU, CGIL, CISL, UIL e RdB”.