“Del totale dei fondi stanziati per la sicurezza nelle scuole negli ultimi tre anni, solo il 14 per cento ha riguardato le scuole superiori”. A dirlo è il presidente nazionale Upi Achille Variati che è intervenuto alla riunione della Conferenza unificata con all’ordine del giorno il parere di Regioni, Province e Comuni sulla ripartizione del fondo nazionale per l’edilizia scolastica 2018 -2020 (pari a circa 1,7 miliardi).
“Per tagliare i soldi alle Province – afferma Variati – sono stati penalizzati gli studenti medi che frequentano le scuole superiori e che sono il 30 per cento della popolazione scolastica Italiana. Nella prossima programmazione – dichiara ancora Variati – questa ingiustizia deve essere sanata e per questo, coerentemente con il numero degli studenti, chiediamo che per il prossimo triennio ci sia una riserva del 30 per cento del fondo nazionale destinato agli oltre 5mila e 100 istituti superiori italiani”.
Il parere è stato rinviato alla prossima settimana, dopo la richiesta da parte dell’Upi dell’apertura di un tavolo politico in seno alla Conferenza su questi temi. “Quando si parla di scuole superiori – prosegue il presidente Upi – si decide della sicurezza di due milioni e mezzo di studenti. Ad oggi, dopo tre anni di finanziamenti del tutto insufficienti, queste scuole non sono a norma né per quanto riguarda la certificazione antincendio, né tanto meno per la certificazione antisismica”.
Presidente Lattanzi – “La dichiarazione di Variati è assolutamente coerente con la situazione che stanno vivendo le Province italiane, impegnate a gestire materie fondamentali per i cittadini come la sicurezza stradale e scolastica ma senza averne le risorse sufficienti”. E’ il commento del presidente della provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, che stamattina è presente a Villa Umbra per gli stati generali della scuola e il sistema di istruzione e formazione professionale (Iefp) in Umbria, organizzati dalla Regione Umbria insieme all’Ufficio scolastico regionale, all’Anci Umbria, all’Upi Umbria e alla Scuola umbra di amministrazione pubblica.
“Per quanto riguarda Terni – sottolinea Lattanzi – come abbiamo già più volte avuto modo di dire, la situazione è particolarmente difficile. A fronte del positivo stanziamento da parte della Regione di circa 3 milioni di euro, rimangono tutte le incognite su una disponibilità strutturale di risorse tale da poter permettere una programmazione complessiva e pluriennale, tenendo conto del fatto che i nostri istituti hanno assoluto bisogno di manutenzioni ordinarie e straordinarie periodiche e costanti”.