Manca ancora il crisma dell'ufficialità, ma l'Asl 3 dell'Umbria ha superato brillantemente nei giorni scorsi gli Audit di Accreditamento Istituzionale della Regione Umbria per le prime strutture sanitarie dell'Ospedale S. Giovanni Battista di Foligno. Il gruppo di valutazione, guidato dal team leader dottor Vittorio Fabbri, Responsabile della Qualità e del Rischio Clinico dell'Asl di Forlì, ha effettuato la verifica finale dal 16 al 19 dicembre a conclusione del percorso per le strutture individuate dalla Regione. Il percorso, iniziato un anno e mezzo fa, è stato seguito scrupolosamente dalla dottoressa Francesca Gori, Responsabile della Qualità e Accreditamento dell'Azienda, e si è concluso brillantemente e senza sostanziali rilievi da parte della commissione regionale. Sei erano le strutture sanitarie in verifica e tutte hanno superato l'esame distinguendosi per le seguenti peculiarità: il Laboratorio Analisi per l' ottimo sistema di controllo della qualità; il Servizio di Anatomia Patologica per la linearità e la “pulizia di applicazione”; il Servizio Immunotrasfusionale per il sistema di tracciabilità delle sacche trasfusionali; la Pet-Tc e la Radiologia per la corretta applicazione delle procedure e per l'attenzione rivolta ai bisogni dei cittadini e infine il Servizio di Assistenza Farmaceutica per la qualità e l'accuratezza del funzionamento del laboratorio galenico. “Siamo particolarmente soddisfatti di questo riconoscimento – ha commentato il Direttore Generale dell'Asl n. 3, Maria Gigliola Rosignoli – che premia il nostro impegno e, soprattutto la qualità del nostro lavoro. Del resto – ha aggiunto – noi siamo chiamati a garantire il corretto funzionamento dei nostri ospedali e di tutte le prestazioni erogate. Ricevere l'accreditamento delle strutture sanitarie – ha concluso il Direttore – significa offrire maggiori garanzie ai cittadini”. Anche il dottor Antonio Perelli, Dirigente del Servizio Accreditamento e Valutazione di Qualità della Regione Umbria, ha espresso il compiacimento della Direzione nel riscontrare la preparazione e la dedizione degli operatori sanitari nell'affrontare questo delicato passaggio istituzionale volto a garantire la sicurezza del paziente.