Si è tenuto venerdì 26 febbraio,nella sede del Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg” a Spello, presso la Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Prato, il secondo di un ciclo di dieci incontri sul tema “Immagin'Arte la Musica – Gli strumenti musicali antichi e la loro rappresentazione nelle opere d'arte”, a cura di Goffredo Degli Esposti e Pier Maurizio Della Porta. L'incontro ha avuto per tema “L'arpa del re, l'arpa d'amore”, con la proiezione di immagini e l'ascolto guidato di esempi musicali registrati. L'incontro ha trattato della storia dell'arpa, a partire dalle sue prime raffigurazioni, del IX secolo, e dai primi documenti scritti, del XI secolo, attraverso l'iconografia di pitture, sculture, bassorilievi e stampe, e della sua evoluzione. Dalla cytara di Re David, all'arpa moderna attraverso l'arpa romanica, l'arpa gotica, l'arpa con uncini, l'arpa doppia italiana. Una particolare attenzione è stata dedicata all'arpa celtica, con riferimento al più antico esemplare conosciuto, quella del Re Brian Borù, conservata al Trinity College di Dublino, databile intorno al XIV secolo. Il celebre liutaio Vincenzo Cipriani di Assisi, che ne ha prodotto una copia, ha illustrato le logiche e le tecniche adottate nel realizzarla. Il prossimo appuntamento è per venerdì 12 Marzo 2010, ore 21,15, sul tema “Bombarde, ciaramelle, flauti e… il pifferaio magico”.
E si è svolto sabato 27 febbraio sempre nella sede del Centro, anche l'ultimo dei tre incontri dell'iniziativa “Vox Februari”, il cui scopo era quello di consentire a chiunque di scoprire “in modo leggero” la propria voce, in forma ludica, ma su basi serie, utilizzando diverse tecniche e stili del canto, storico e tradizionale, con la guida di Ulrich Pfeifer. Alla consueta parte didattica è seguito lo svolgimento del saggio finale dei partecipanti, con un programma di brani vocali tratti in larga parte dal “Llibre Vermell de Monserrat”: “Stella splendens”, “Laudemus Virginem”, “Polorum Regina”, “Cuncti simus concanentes”, “Ad mortem festinamus”, eccetto “Gaudens in Domino” ed un brano “a sorpresa”, “We will rock you”, dei Queen. Per la circostanza, il coro diretto dallo stesso docente Ulrich Pfeifer, ha potuto contare, tra i solisti, della voce di Barbara Bucci, dei Sonidumbra, e sul contributo strumentale dei musicisti del Micrologus Gabriele Russo e Goffredo Degli Esposti, di Matteo Mora e Giancarlo Serano. I partecipanti hanno espresso il loro gradimento e la loro soddisfazione per questo progetto di cui sono stati protagonisti oltre che allievi, maturando una positiva esperienza anche personale oltre che di apprendimento.
