Sette sindaci per una poltrona | Cintioli, "fuori dal Pd" - Tuttoggi.info

Sette sindaci per una poltrona | Cintioli, “fuori dal Pd”

Carlo Ceraso

Sette sindaci per una poltrona | Cintioli, “fuori dal Pd”

Lun, 13/09/2021 - 21:21

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La campagna elettorale per la conquista amministrativa è entrata nel vivo: tutti i 7 candidati hanno presentato ufficialmente la propria squadra

Con il week end appena trascorso, la campagna elettorale per la conquista amministrativa della città del festival è entrata nel vivo: tutti i 7 candidati hanno presentato ufficialmente la propria squadra (all’appello manca solo Rosario Murro che ha preferito dedicare questi giorni ad un po’ di riposo sulle coste della Sardegna), programmi e strategie per il futuro di Spoleto.

Con sue le 5 liste a sostengno, Andrea Sisti ha ufficializzato il ticket con Stefano Lisci (Pd), autore del ‘passo di lato’ che ha aperto la strada al rappresentante dei civici del centrosinistra: in caso di vittoria di Sisti, sarà Lisci a ricoprire la carica di vice sindaco insieme a un numero ancora non precisato di assessori che dovrebbe garantire la trazione piddina.

L’agronomo, a quanto risulta, sta mettendo a punto alcuni progetti da presentare durante questa campagna elettorale, dicono dal quartier generale di Andrea Sisti che domenica ha voluto aprire la campagna dal piazzale del Monteluco, uno dei monumenti paesaggistici più prestigiosi della città e troppo spesso fin qui dimenticato.

Cintioli espulso dal PD

Ma sul fronte Pd si registra anche la decisione delle segreterie di espellere il candidato e avversario Giancarlo Cintioli, il 72enne che nel tempo ha ricoperto innumerevoli cariche, inclusi due mandati da consigliere regionale, salvo schierarsi proprio contro il proprio partito.

Il nostro Statuto prevede l’impossibilità di essere registrati nelle anagrafi per quanti al termine delle procedure per la selezione delle candidature, si sono misurati con la sfida elettorale in liste alternative al Pd, o comunque non autorizzate dal Pd. Applicheremo quanto previsto dalle norme statutarie. Perché il Pd è uno ed è quello che sta dalla parte della condivisione e della responsabilità” dicono all’unanimità i segretari regionale Bori, provinciale Laureti e cittadino Lisci. Una decisione che potrebbe presto colpire altre figure del partito che si sono schierate apertamente con Cintioli.

La notizia non sembra aver scosso più di tanto quest’ultimo che al telefono con Tuttoggi maschera quanto meno una buona dose di serenità: “Non sapevo della notizia, facciano quel che devono, io continuo a lavorare per il bene della città” ha commentato l’ormai ex piddino.

Si scopre qualche carta

Giancarlo Cintioli, dopo aver presentato la propria candidatura, ha approfittato del week end per ufficializzare, in caso di vittoria alle urne, la nomina del regista e drammaturgo Lorenzo Salveti alla carica di assessore alla cultura: da alcuni anni infatti Salveti risiede a Spoleto e nelle scorse settimane ha deciso di abbracciare la causa di “Insieme per Spoleto”.

Sul fronte del centro sinistra è stata presentata lunedì 13 settembre anche la lista “Spoleto 2030”, i civici che si riconoscono in Azione, il partito di Carlo Calenda, e che vedono quale candidato sindaco il giovane Diego Catanossi.

In tre per il centro destra

Anche il centrodestra, fin qui sfilacciato su tre rivoli, ha portato a termine la presentazione delle proprie liste. L’ultima in ordine di tempo quella della Lega e del suo aspirante sindaco Paolo Imbriani che ha concluso la domenica elettorale con una cena in un ristorante di Campello al quale hanno preso parte i vertici della Lega, Matteo Salvini e Donatella Tesei inclusi.

Già conclusa la parte delle ‘presentazioni’ sia per Sergio Grifoni, sostenuto da Fratelli d’Italia, da Alleanza civica e Obiettivo Comune, sia per Maria Elena Bececco (Forza Italia e Spoleto futura).

I tre segretari regionali (il senatore Zaffini per Fd’I, l’onorevole Caparvi per la Lega e il sindaco Romizi per FI) negli ultimi giorni hanno tenuto un summit alla presenza della governatrice Tesei per trovare una intesa che possa far riavvicinare tutti i partiti che sostengono Palazzo Donini. Visto che in quasi tutti i comuni chiamati al voto il centrodestra si presenta sfibrato (ma anche il centrosinistra non può proprio dire di essere in buona salute). L’accordo sembra sia stato trovato, ma la conferma la si avrà solo al secondo turno. Ammesso, come nel caso di Spoleto, che al ballottaggio vada uno di questi. Inutile dire che il timore di tutti è rappresentato dalla dinamicità e dal trasversalismo con cui Cintioli sta affrontando la battaglia elettorale.

© Riproduzione riservata

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