Con una interpellanza urgente rivolta ai ministri delle finanze e dello sviluppo economico cinquanta senatori del PdL – primo firmatario la senatrice Ada Spadoni Urbani – hanno chiesto di valutare la possibilità di ripristinare le tariffe agevolate utilizzate per le spedizioni postali da numerose associazioni no profit e da centinaia di testate diocesane e locali, cancellate con un decreto ministeriale il 31 marzo.
Le testate che beneficiavano degli oneri postali ridotti erano circa ottomila, tra queste anche case editrici, associazioni no profit e periodici diocesani o locali.
La senatrice Ada Urbani si è dichiarata preoccupata perché “molte associazioni no profit utilizzano i periodici per le proprie campagne di raccolta fondi o di sensibilizzazione, mentre gli editori dei periodici diocesani o locali hanno già terminato le campagne abbonamenti con i prezzi calibrati su spedizioni a cinque centesimi di euro, mentre ora questa tariffa è stata aumentata di circa sei volte. È un costo realisticamente insostenibile per numerose pubblicazioni locali che rischiano la chiusura”.
Il decreto ministeriale si era reso necessario per il prosciugamento nei primi mesi dell'anno del fondo, pari a circa 50 milioni di euro, previsto a questo fine.
I senatori del Pdl hanno sottolineato, nell'interpellanza urgente che sarebbe stato opportuno comunicare il decreto, entrato in vigore il giorno dopo essere stato emanato, almeno alle Commissioni parlamentari competenti, per permettere una partecipazione sulla questione e aprire un tavolo di confronto con i soggetti beneficiari e le loro organizzazioni al fine di individuare soluzioni sostenibili e stabili nel tempo.
“Credo che si possa comunque trovare una soluzione – ha concluso la senatrice Urbani – magari, come abbiamo proposto anche nell'interpellanza, operando opportuni distinguo sui beneficiari, avendo cioè l'attenzione di considerare in particolare le esigenze del settore no profit e della stampa diocesana e locale, sulla base di una volontà che il Parlamento ha più volte ribadito”.