Il puzzle per poter avviare senza intoppi l’apertura delle scuole a Spoleto, ovvero dell’anno scolastico 2020-21, è stato disegnato.
E’ questo in sintesi l’esito dei lavori della Commissione di studio presieduta dalla vice sindaco Beatrice Montioni che è tornata giovedì pomeriggio a riunirsi per la seconda volta alla presenza dei dirigenti scolastici, capigruppo consiliari e rappresentanti dei genitori.
Presente alla riunione anche l’ingegnere Giampiero Bondi, responsabile del servizio edilizia scolastica e gestione impianti della Provincia di Perugia.
Trovata soluzione per quasi tutte le scuole
Dunque, almeno sulla carta, una soluzione sarebbe stata trovata per 31 edifici scolastici su 32: resta esclusa la scuola di Beroide su cui in Comune hanno già in mente più di una soluzione. Ma andiamo con ordine.
Fallito il tentativo di utilizzare gli spazi dell’Istituto di olivicoltura, per la scuola media Manzoni una soluzione è stata trovata rimodulando gli spazi interni e utilizzando almeno una aula della Scuola di musica ospitata nello stesso edificio.
Soluzione che, a detta dei presenti, eviterebbe di ricorrere al doppio turno. Anche se il dirigente scolastico ha lanciato l’allarme della carenza di docenti.
Disco verde anche per le scuole Pianciani e Dante dove, trasferendo alcuni uffici, si libereranno 3 aule.
Gli alunni delle scuole di San Giacomo e della Toscano potrebbero trovare una sistemazione nei locali degli oratori delle due chiese vicine e su questo la Montioni ha confermato che è stata avviata una interlocuzione con la diocesi.
Nessun problema per la scuola di Villa Redenta e per le Corone (che continuerà ad ospitare qualche classe della Toscano).
Solo marginalmente si è parlato della scuola di Baiano di Spoleto che dall’inizio del prossimo anno sarà interessata da alcuni lavori di manutenzione.
I 160mila euro per i lavori nelle scuole
L’assessore Angelo Loretoni ha confermato l’ammontare delle risorse di 160.000 euro provenienti da fondi PON per gli interventi leggeri sulle scuole di competenza. Lavori che verranno affidati a trattativa negoziata con invito ad almeno 5 ditte del settore e con tempi veloci di consegna per garantire l’apertura a metà settembre prossimo.
Il problema di Beroide
Resta il problema della scuola di Beroide per la quale il Comune punta ad ottenere dal Commissario Arcuri dei moduli dove poter ospitare le classi. Pronto anche un piano ‘B’, nel caso in cui i moduli prefabbricati non dovessero arrivare: una soluzione potrebbe essere l’utilizzo degli spazi della Pro Loco.
Gli Istituti superiori
All’ingegner Bondi il compito di passare in rassegna gli istituti superiori spoletini. La città del Festival rientra nell’area individuata con Foligno e la Valnerina per la quale l’ente provinciale ha ricevuto 250mila euro complessivi per interventi di edilizia leggera. 117mila quelli che verranno impiegati per le scuole di Spoleto.
Per tutte è prevista una soluzione in grado di poter ospitare in sicurezza tutti gli alunni. La principale criticità resta nella consegna dei lavori, che anche in questo caso saranno affidati con procedura di urgenza.
Opposizione mette a verbale
I capigruppo di minoranza hanno preso atto delle soluzioni prospettate dall’ente municipale sulle quali però hanno evidenziato più di una criticità. Per l’opposizione non sono stati valutati bene tra le altre, alcune problematiche come il trasporto pubblico, la viabilità, la consegna degli arredi scolastici.
Tanto Stefano Lisci (Pd) che il collega Gianmarco Profili (Alleanza civica) hanno invitato la Giunta a verificare bene tali problematiche e a tenere alta l’attenzione su quei soggetti istituzionali chiamati a dare il proprio contributo al fine “di non vedere vanificati gli sforzi fatti finora”.
Sulla stessa linea le colleghe Maria Elena Bececco (Spoleto Popolare), Camilla Laureti (Pd) e Luigina Renzi (Ora Spoleto).
La Bececco ha posto l’attenzione sulla questione dei moduli prefabbricati anche coinvolgendo la Commissione nella richiesta e chiesto la presenza ai lavori di un dirigente o delegato dell’Ufficio Regionale scolastico per affrontare il problema della carenza di docenti.
Osservazioni che sono state messe a verbale. Per eventuale, futura memoria.
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