Rientro a scuola, problema per 15% studenti: il piano del ministro Azzolina

A scuola dal 14 settembre, problema per 15% studenti: il piano del ministro Azzolina

Sara Fratepietro

A scuola dal 14 settembre, problema per 15% studenti: il piano del ministro Azzolina

Il software sui mq nelle aule, problemi per il 15% degli studenti: si recuperano 3mila edifici dismessi, interventi di edilizia leggera e lezioni in musei e teatri
Ven, 26/06/2020 - 18:22

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Il rientro a scuola in Italia sarà per tutti il 14 settembre, senza doppi turni né sdoppiamento delle classi. Lo assicura il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che venerdì pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Le scuole – ha detto il ministro – dovranno essere pulite, abbiamo investito milioni di euro per comprare prodotti igienizzanti. Dobbiamo però mantenere, seguendo le linee guida del comitato tecnico scientifico, un metro di distanza e prevedere ingressi scaglionati. Faremo formazione del personale scolastico tutto. Faremo comunicazione per le famiglie e per gli studenti, in un ottica di comportamenti responsabili e della prevenzione”.

Il software sui mq nelle aule, problemi per il 15% degli studenti

Abbiamo creato un software – ha annunciato Azzolina – che ci dicesse esattamente quanti mq abbiamo nelle singole classi delle scuole, stiamo al 76% di dati che gli enti locali ci hanno fatto avere. Io adesso so classe per classe quanti metri ho a disposizione in ogni scuola. Ad oggi ho circa il 15% degli studenti che devo portare fuori dagli istituti scolastici”.

Le soluzioni per la scuola, lavori e recupero 3mila edifici dismessi

“Come operiamo per portare fuori il 15% studenti?”. Queste dunque le idee del ministro: “Lavoriamo su edifici che ci sono, in primis con lavori di edilizia scolastica leggera. Abbiamo ripreso 3mila edifici scolastici dismessi negli anni, li possiamo recuperare. Non basta però. La scuola a settembre deve riaprire non solo in un’ottica di sicurezza, deve essere nuova, più inclusiva”.

Lezioni fuori dagli edifici scolastici

“Ho ricevuto – ha detto ancora – richieste specifiche dagli studenti: facciamo scuola fuori dalle scuole, portiamo studenti nei musei, nei teatri, facciamogli respirare la cultura”. Il ministro ha voluto per questo ringraziare la collaborazione con il Mibact per questi progetti. Ma anche ipotizzato di “portare bambini al parco a fare lezione” quando il tempo lo permette.

Fino a 50mila assunzioni a tempo determinato

Chiarimenti anche sul personale docente e non. “E’ evidente che se abbiamo bisogno di più spazi, abbiamo bisogno anche di più docenti e personale non docente. Con i soldi che stiamo mettendo adesso, possiamo assumere fino a 50mila persone a tempo determinato tra docenti e personale Ata. Questa estate assumeremo a tempo indeteterminato altro personale, per non parlare degli investimenti fatti sui concorsi.

Non solo, grazie al cuneo fiscale, a luglio gli stipendi del personale docente cresceranno, dagli 80 ai 100 euro in più“.

No doppi turni né sdoppiamento delle classi

Abbiamo bisogno di ambienti di apprendimento nuovi, non è solo il banco in sé per sé, ne nasce una didattica nuova. Cambia il modo di fare didattica, più moderna. Flessibilità degli orari – ha specificato il ministro Azzolina – non significa doppi turni, né sdoppiare le classi. Semmai ci fossero delle classi molto numerose, il Governo si impegna a diminuirli pian piano.
Le soluzioni sono diverse e abbracciano un paese tanto diverso nelle sue scuole. Ci sono scuole in appartamento, in edifici antichi e scuole mega innovative. Noi sogniamo una scuola diversa”.

Il ministro ha quindi annunciato che dal 1 luglio girerà regione per regione per valutare singole situazioni.


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