Scuola anti Covid, così in classe a settembre: le linee guida

Scuola anti Covid, così in classe a settembre: le linee guida

Massimo Sbardella

Scuola anti Covid, così in classe a settembre: le linee guida

Niente mascherine alla materna, "scompare" il plexiglass | Giovedì manifestazioni anche in Umbria
Mar, 23/06/2020 - 21:07

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Scuola anti Covid, così si torna in classe a settembre. Il Ministero dell’Istruzione ha reso nota la bozza del documento di pianificazione delle attività scolastiche alla ripresa a settembre. Linee guida che dovranno essere declinate nei tavoli di ciascuna Regione insediati presso gli Uffici scolastici e nelle Conferenze dei servizi locali.

Un Piano che intanto il ministro Azzolina ha inviato, in bozza, alle parti interessate.

Le misure anti Covid generali

Per quanto riguarda le misure anti Covid si fa riferimento al documento tecnico del 28 maggio ed al successivo aggiornamento. Quindi, per gli studenti sopra 6 anni, mascherine in classe e distanza di un metro e mezzo tra i banchi, salvo nuove disposizioni. Anche se nel testo non si parla di mascherine obbligatorie, né di plexiglass. Anzi, per le attività che coinvolgono i bambini sotto a 6 anni è vietato l’uso delle mascherine.

L’organizzazione della scuola

Per il resto, l’organizzazione del rientro a scuola in sicurezza viene in gran parte affidata ai dirigenti scolastici.

Saranno loro a decidere sulle attività da svolgere in classe e su quelle online. O per eventuali turnazioni tra i banchi.

Nel testo si prevedono dimezzamenti delle classi più numerose, anche se non si parla esplicitamente di aumento degli insegnanti né del personale Ata.

Le linee guida per le materne

In particolare, si fissano le seguenti indicazioni per le materne:

  • l’uso delle mascherine non è previsto per i minori di 6 anni e gli adulti (in particolare gli insegnanti) dovranno comunque poter essere da loro riconoscibili (quindi con visiere trasparenti al posto delle mascherine);
  • stabilità dei gruppi in frequenza;
  • tutti gli spazi dovranno essere distinti per gruppi;
  • assicurare l’aerazione dei locali;
  • colazione e merenda vanno consumati nello spazio dedicato a ciascun gruppo, il pasto completo nelle aree di refezione opportunamente organizzati;
  • utilizzo di eventuali spazi esterni;
  • fascia oraria di ingresso (dalle 7,30 alle 9) e di uscita aperta, che potrà essere riprogrammata con i genitori;
  • i giochi per i bambini non potranno essere portati dall’esterno.

La scuole umbra in piazza

Giovedì 25 giugno anche a Perugia e Terni si terranno le manifestazioni indette dal comitato “Priorità alla scuola”. Sessanta piazze italiane si riempiranno ancora una volta di famiglie, studenti, lavoratori della scuola per chiedere che le attività didattiche riaprano in presenza a settembre, salvaguardando salute, sicurezza e diritto allo studio

La mobilitazione, organizzata dal comitato “Priorità alla scuola” è finalizzata a chiedere un piano straordinario di investimenti sia in personale che in edilizia scolastica, affinché le scuole possano riaprire non uguali, ma migliori di prima.

L’appuntamento a Perugia è fissato per giovedì 25 giugno 2020 alle ore 17.30 in piazza della Repubblica. A Terni, dalle ore 18,00 in piazza Europa.

Flc Cgil aderisce alla mobilitazione

La mobilitazione pone temi e rivendicazioni condivise dalla Flc Cgil e al centro dell’attività sindacale in tutti questi mesi di emergenza sanitaria e di sospensione delle attività didattiche in presenza. “Siamo convinti della necessità di un grande movimento per riportare al centro dell’agenda politica il tema della scuola e del diritto all’istruzione oggetto da molti anni di scelte sbagliate, miopi e regressive”, afferma Domenico Maida, segretario generale della Flc Cgil dell’Umbria. “Per questo ci ritroviamo nelle rivendicazioni della giornata del 25 e saremo nelle piazze insieme alle cittadine e ai cittadini che credono indispensabile, per la ripartenza e per il futuro del Paese, dare priorità alla scuola”.

Il gruppo dei dirigenti scolastici umbri

Nei prossimi giorni i genitori degli studenti incontreranno i dirigenti scolastici. L’Ufficio scolastico regionale ha infatti formato un gruppo di dirigenti di diversi territori umbri che si fanno portavoce delle istanze delle scuole umbre.

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