“Le chiavi dei tre lucchetti le avevamo anche i nostri operatori, peccato che non funzionavano. O meglio due non aprivano, la terza apriva il lucchetto che era però stato….saldato”. E’ quanto hanno affermato pochi minuti fa i vertici della Stella d’Italia, l’associazione che fa capo alla Asl3 per gli interventi del 118. Una dichiarazione che spazza così via gli ultimi dubbi sulla possibilità che a qualche operatore di soccorso non fossero state date le chiavi dei lucchetti che chiudevano l’accesso a Corso Garibaldi e Via dei Gesuiti a causa dei lavori di rifacimento della pavimentazione. Ostacoli che, come si ricorderà, sabato pomeriggio scorso, avevano impedito ad una ambulanza di raggiungere, proprio lungo Corso Garibaldi, un pensionato colpito da malore.
Il cerchio dunque si chiude. Tutti gli operatori, come aveva anticipato ieri a TO® la Comandante della P.M. Manuela De Vincenzi, avevano ricevuto le chiavi. Resta ora da capire come mai le chiavi per aprire i lucchetti non hanno funzionato. Non solo quelle date al 118 ma, stando a quanto anticipato ieri su queste colonne, anche quelle in consegna alla stessa polizia municipale. Anche in questo ultimo caso una sola sarebbe risultata funzionante: quella del lucchetto che, incredibilmente, era stato saldato all’anello del paletto che teneva la catena.
Un chiarimento arriverà dall’inchiesta che ormai sembra destinata ad esser aperta dalla procura della repubblica che oggi pomeriggio riceverà l’esposto che il consigliere Gianmarco Profili sta preparando per conto dei colleghi del Pdl. Intanto già da sabato le due vie risultano ormai aperte completamente al transito degli eventuali mezzi di soccorso. Permane il divieto per tutti di transitare lungo la via, anche perché i lavori effettuati devono esser ancora collaudati.
La vicenda comunque ha creato qualche imbarazzo istituzionale, anche a causa del comunicato stampa della Vus con il quale si era subito affermata la correttezza dell’operato dell’azienda di Via dei Filosofi. Nel documento si era anche evidenziato che “i paletti di aggancio della catena di piazza Garibaldi sono stati posizionati ad una distanza, dall'angolo del palazzo, superiore ai 2 metri e 10 cm tale da consentire il passaggio di un autoveicolo”. Una precisazione che ha sollevato non poche critiche fra gli operatori del 118: “già, hanno pensato ad una autovettura – dicono dalla Stella d’Italia –, l’ambulanza infatti è larga 2 metri e 24 centimetri. Con gli specchietti retrovisori chiusi!”
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