Il sindaco Filippo Mario Stirati e la vice sindaco Rita Cecchetti tracciano un bilancio sulla situazione e sui risultati raggiunti in campo sanitario.
L’occasione dell’apertura, attesa da oltre 10 anni, del Centro socio-riabilitativo-educativo diurno per giovani disabili e autistici ‘La Torraccia’, che si terrà mercoledì 29 luglio alle ore 17,30, ha fornito l’occasione per fare il punto su come, dal momento del suo insediamento ad oggi, la nuova amministrazione si è occupata dei problemi relativi alla sanità.
Apertura la ‘Torraccia’ & ‘bollino rosa’– “Grazie alla collaborazione sinergica con la USL Umbria 1 e altre realtà territoriali coinvolte, – dichiarano i primi due cittadini di Gubbio – abbiamo raggiunto importanti risultati, uno dei quali significativo è proprio l’apertura del Centro ‘La Torraccia’, che segna una svolta nella collaborazione con l’associazione ‘Spirit’. Possiamo affermare, senza tema di smentita, che si è portato il presidio di Gubbio-Gualdo Tadino a garantire l’alto livello di accoglienza, come attestato anche dal ‘bollino rosa’, collocandolo tra i 230 ospedali a misura di donna, per la presenza di specialità cliniche dedicate alle principali patologie femminili e per l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e della presa in carico dei pazienti.
Primario Anestesia – “E’ chiaro – continua il sindaco Stirati – che occorre verificare costantemente le esigenze e tenere alto il livello di guardia, ma i risultati parlano chiaro. A partire dalla necessità improrogabile di ricoprire il posto di primario di anestesia e rianimazione, che abbiamo sostenuto con forza già nell’incontro del 23 luglio dello scorso anno con il Direttore Generale dell’USL Umbria 1 dottor Legato, il quale nel mese di agosto 2014, ha provveduto a chiedere alla Regione dell’Umbria la copertura del posto”.
Va ribadito che, in precedenza, la Direzione Generale dell’Azienda USL Umbria 1 aveva richiesto figure apicali per le strutture complesse da ricoprire, ma non era stata prevista, né tanto meno richiesta, quella per il primario di anestesia rianimazione. Da quel momento, l’Amministrazione Comunale eugubina ha ripetutamente sollecitato su questo problema la Direzione regionale e la Presidente Marini, nei diversi incontri avvenuti e finalmente, pochi giorni fa, è stata data la conferma da lungo tempo attesa. “L’obiettivo raggiunto – aggiunge Cecchetti – è di primaria importanza per dare piena attuazione al Polo dell’emergenza. Seguiremo anche la fase della successiva messa a concorso del posto di primario che consentirà il raggiungimento della operatività a pieno regime del presidio”.
Sospensione attività d’urgenza Urologia – Stirati e Cecchetti hanno poi ricordato che, nel corso dell’anno, già dalla prima seduta di Giunta Comunale il 24 giugno 2014, l’Amministrazione aveva espresso profonda preoccupazione per la sospensione, per tutto il periodo estivo dal 25 luglio al 15 settembre, dell’attività di urgenza al Reparto di Urologia dell’Ospedale di Branca. Per la precisione sarebbe stata garantita solo l’attività ambulatoriale, dalle 8 alle 14 dal lunedì al venerdì, mentre per le urgenze chirurgiche si sarebbe provveduto al trasferimento del paziente con l’ambulanza al presidio ospedaliero di Città di Castello. “Dopo il nostro intervento, – hanno dichiarato – l’interruzione fu “sospesa”.
Aumento posti RSA – Nella delibera del Direttore Generale numero 172 del 27 febbraio 2014, – ricordano ancora Stirati e Cecchetti – con cui si prevedeva l’attivazione delle RSA presso i Presidi Ospedalieri di Città di Castello, Umbertide, Gubbio-Gualdo Tadino ed Assisi, i posti letto dell’Ospedale di Branca erano 122, in quanto erano stati ridotti 6 posti in medicina, 8 in chirurgia e portati a zero i posti per la Day Surgery. Nel nostro programma elettorale, consapevoli delle difficoltà a cui si andava incontro, avevamo indicato una richiesta specifica per 8 posti di Week Surgery. A seguito di tale richiesta, da noi ribadita nell’incontro del 23 luglio 2014 con il direttore generale, dalla direzione di presidio e dalle sollecitazioni delle OOSS, con delibera numero 741 del 5 settembre 2014, i posti sono saliti a 134“.
Pernottamento in Day Surgery – “Un’ulteriore criticità, – concludono – segnalataci più volte da parte dei medici ospedalieri era l’impossibilità di pernottamento per i posti di Day Surgery, con la richiesta che diventassero di One Day Surgery in modo che il paziente (di solito si trattava di bambini, pazienti del reparto di otorino) potessero fermarsi durante la notte. Nel mese di febbraio 2015 è stata riattivata l’apertura di notte dell’area dedicata alla day surgery”.