San Ponziano, Fontana "Senso di responsabilità può ancora far grande Spoleto" | Video - Tuttoggi.info

San Ponziano, Fontana “Senso di responsabilità può ancora far grande Spoleto” | Video

Redazione

San Ponziano, Fontana “Senso di responsabilità può ancora far grande Spoleto” | Video

Lunedì la reliquia di San Ponziano nella casa per disabili di Montepincio, poi la veglia di preghiera presieduta da monsignor Fontana
Mar, 14/01/2020 - 10:58

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L’ultima tappa di San Ponziano pellegrino di misericordia prima della veglia di ieri sera e della festa grande di oggi è stata nella Casa delle Suore della Sacra Famiglia a Montepincio di Spoleto dove vivono persone con disabilità di vario livello.

La reliquia, accompagnata dall’Arcivescovo Renato Boccardo, è stata accolta dalla superiora suor Monica Cesaretti, dalle suore che lì vivono, da suore di altre case, dalle disabili, dal personale dipendente e dai volontari della struttura. C’era anche il vicario parrocchiale di San Gregorio Maggiore don Luis Vielman.

La peregrinatio della reliquia di San Ponziano

“Questa casa che accoglie e consola – ha detto mons. Boccardo nella sua riflessione –  chiude la peregrinatio della reliquia di San Ponziano alle tre opere di prossimità scelte quest’anno. (oltre a Montepincio è stata alla Comunità “Giovanni XXIII” a Capro di Bevagna e all’Ospedale di Spoleto, ndr). “Dal sangue di Ponziano – ha proseguito poi il Presule – si è costituito a Spoleto il gruppo dei discepoli di Gesù. Il nostro patrono, decapitato presso il Ponte Sanguinario nel 175 d.c, parla al buon Dio di Spoleto, della sua gente, di questa Chiesa.

E il patronato di San Ponziano si declina anche nelle opere di carità, come questa casa di Montepincio, che rendono bella la vita della Chiesa. Qui la sofferenza e le ferite di tante persone sono accolte, consolate e curate; qui risuonano le parole del beato Pietro Bonilli: “La vita non è bella se non è spesa nella carità”. Ricordare il Patrono allora ci fa porre questa domanda: dinanzi alle sofferenze io cosa faccio? La risposta non sta necessariamente nei grandi progetti, ma piuttosto nei piccoli gesti quotidiani di accoglienza, di perdono e di pace. Così consoliamo il mondo.

Chiediamo a S. Ponziano di essere consolatore, di condividere le sofferenze e le lacrime degli spoletini e di insegnarci a essere a nostra volta consolatori e portatori di tenerezza, di pazienza e di dolcezza».

La veglia con mons. Fontana

La sera di lunedì 13 gennaio nella Basilica Cattedrale c’è stata la veglia di preghiera in preparazione alla festa di San Ponziano presieduta da mons. Riccardo Fontana arcivescovo-vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, dal 1996 al 2009 arcivescovo di Spoleto-Norcia. È stato accolto dall’arcivescovo Renato Boccardo, da diversi sacerdoti e fedeli.

Il primo momento della veglia, col Duomo buio, è stato l’accoglienza della luce: la processione è stata avviata dalla Cappella Eroli. Sulle parole dell’Apocalisse 21,23 “La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna, perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello” si sono accese tutte le luci della Cattedrale. Poi, ci sono state le acclamazioni a Cristo, luce del mondo: mons. Fontana ha infuso l’incenso nel braciere. Dopo la lettura della passione di San Ponziano e di un estratto dell’Esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete et exsultate c’è stata l’omelia del Vescovo di Arezzo.

All’inizio della riflessione mons. Fontana ha detto: “Desidero ringraziare l’Arcivescovo che ha avuto l’amabilità di invitarmi in Duomo in questa data per me altamente significativa: proprio qui, ventiquattro anni fa, avviai il mio ministero di Vescovo”.  Poi un passaggio sul legame tra San Ponziano e la società civile che, ha detto il Vescovo di Arezzo, “molte volte nella storia ha trovato in lui motivo di unità e invito alla responsabilità. Sono temi che proseguono ad avere una grande importanza per ogni compagine sociale, che voglia essere libera e forte. La diversità di opinioni è una ricchezza, le divisioni e i contrasti sono malefiche. Solo il dialogo diventa costruttivo e capace di favorire sintesi sempre nuove nel tempo che muta. L’unità dei suoi cittadini fa forte Spoleto; il loro senso di responsabilità la può ancora fare grande“.

La preghiera litanica ha preceduto la benedizione finale da parte di mons. Fontana. Quindi l’arcivescovo Renato Boccardo così si è rivolto al suo predecessore: “È stato bello condividere questo momento di preghiera in questa che è stata la Cattedrale di mons. Fontana per 14 anni; da cui ha annunciato il Vangelo a tutta la Diocesi; ed è stato bello vederlo commuovere quando parla di San Ponziano. Grazie arcivescovo Riccardo!”.

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