Un convivio funebre nella Foligno del primo Seicento. Questo il suggestivo banchetto proposto dal rione Badia, nella terza serata del Gareggiare dei Convivi. Il presidente Domenico Metelli, la splendida madrina Serena Bartocci, i giurati e gli ospiti, tra cui il nuovo Prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, il vice questore Bruno Antonini, il presidente di Casse di Risparmio dell’Umbria, Alberto Cianetti e l’assessore alla cultura di Foligno, Elisabetta Piccolotti, sono stati accolti dal priore Raoul Baldaccini, nella sala del meraviglioso palazzo Varini.
Location a Palazzo Varini – L’originale proposta del Badia si è concentrata sulla questione della morte e della vanitas nel barocco. Apparati effimeri anche nelle esequie, dunque, per un concetto che il Rione ha declinato perfettamente per tutta la durata del banchetto. La natura è stato il soggetto di tutti i trionfi visto che il tema di questa edizione è quello degli uccelli d’acqua. La residenza è quella dei Varini, passata nel XVII secolo alla famiglia Marcellesi, protagonista della storia. Il soggetto drammaturgico, scritto proprio per l’evento, racconta del padrone di casa che viene creduto morto e questo giustifica il convivio funebre con tutti i personaggi del ceto nobile di allora: il curatore dei beni della vedova, il confessore ed il medico.
Lutto e colpo di teatro – Alla fine, ecco il colpo di teatro, il signore ritorna a sorpresa dopo una sorta di odissea omerica. Il sottofondo musicale ed i brani cantati sono stati eseguiti dall’ensamble Resonars del maestro Massimiliano Dragoni. Daniele Menghini ha curato al regia dello spettacolo, mentre gli chef Emanuele Ascani e Nicola Olla hanno elaborato l’ottimo menù accompagnato dai vini selezionati da Ivan Pizzoni. L’organizzazione del banchetto è stata curata da Cristina Grasselli e Simone Agostini che si sono avvalsi anche della consulenza della dottoressa Irene Marone e del dottor Stefano Torselli, mentre i costumi sono stati curati, come sempre, da Francesca Baldaccini.
Un menù fiabesco – Ecco il menù nel dettaglio. Primo servito di credenza: Foyata alla polpo di insaccato d’oca arrostita, prosciutto ottimo di cervo su crema di mandorle e cacio grasso di capra, petto d’anatra in misticanza con uve di Corinto su foglie e pampini con prugne farcite di fegatini d’anatra in crema, ricotta con zucca e cacio di pecora, erbette del campo con pomi acerbi e sapa. Primo servito di cucina: Potaggio di sedano rapa e pernice profumato d’agli, minestra di quadri e ceci in brodo d germano reale con ortica. Secondo servito di cucina (piatto gara): Anatra grassa con ventre di cinghiale di selva lardellato et ricco di fichi, del cappero i fiori in pastella dorata, tortino di roveja con cacio grattato e ricotta, bocconcini ricchi di porco con cacio e ovo con frutti d’orto torniti, trionfo di ova sode d’ogni sorta di volatile. Secondo servito di credenza: Pastizzo di pere e profumo d’India con salsa di vino e more con zuccaro, suppa dolce di lamponi di foresta al profumo di mentuccia con biscottini intinti, trasparenze di frutti selvatici imprigionati in vino, spume d’angeli fragranti di mandorle e sorpresa di fine estate in fichi grossi.