Ci sono fatti dai quali potrebbero emergere responsabilità individuali Gli atti della commissione sono stati inviati all’ufficio Procedimenti disciplinari
Si sono conclusi mercoledì 16 settembre i lavori della commissione ispettiva istituita dalla direzione della Usl Umbria 1 in merito ai presunti ritardi nell’erogazione degli assegni per i disabili.
La commissione, formata dal direttore amministrativo della Usl Umbria 1 Alessandro Maccioni, dal direttore sanitario Massimo D’Angelo e da Fabio Pagliaccia, direttore dell’unità operativa complessa Attività tecniche-acquisto beni e servizi, oltre ad aver chiarito gli aspetti dell’intera vicenda e fatto il punto sulla situazione complessiva dei distretti, ha inoltrato formalmente la relazione al commissario straordinario Gilberto Gentili.
Alla luce di alcuni fatti dai quali potrebbero emergere responsabilità individuali, gli atti della commissione sono stati inviati all’ufficio Procedimenti disciplinari per gli accertamenti del caso.
I fondi sono disponibili
I ritardi nei pagamenti, come già comunicato all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, non sono da imputarsi alla mancanza di fondi, che risultano disponibili per tutto il corrente anno né, tantomeno, ad atti amministrativi della Usl Umbria 1 o della Regione che possano inibire l’erogazione degli assegni.
A testimonianza di questo, fermo restando che l’erogazione di un assegno ad un legittimo percettore sono necessari passaggi amministrativi con i servizi sociali comunali e con l’Inps, risulta che la maggior parte dei distretti risulta aver distribuito i fondi fino al mese di luglio 2020.
Altri hanno già versato anche le somme di agosto e tutti i distretti stanno programmando il pagamento degli assegni fino ad ottobre 2020.
Ad oggi tutti i pagamenti ordinati dai distretti sono stati regolarmente evasi dai competenti uffici finanziari.
Quanto sopra nel rispetto della programmazione nazionale e regionale dei fondi annuali sulla disabilità che per la Usl Umbria 1 ammontano a circa 5 milioni di euro.