Nell'anno del centenario della nascita e in occasione della mostra organizzata a Rieti, l'Amministrazione Comunale di Spoleto ha ricordato UGO RAMBALDI e la sua attività di artista. Rambaldi è stato uno degli interpreti del “Gruppo Spoleto”, un movimento, nato intorno alla seconda metà degli anni 50, che ebbe intuizioni importanti nel cammino dell'arte contemporanea. Una scuola di pensiero e di cultura, l'informale, che a Spoleto trovò la possibilità di esprimersi attraverso l'entusiastica adesione di molti artisti divenuti poi maestri di fama internazionale. Animatore del gruppo fu Leoncillo, tra i più importanti scultori della nostra epoca.
Un pubblico numeroso ha affollato ieri la sala conferenze della Galleria Civica d'Arte Moderna di Palazzo Collicola. A ricordare il pittore spoletino, con l'ausilio di proiezioni video che hanno presentato al pubblico le più significative opere pittoriche di Rambaldi e attraverso testimonianze scritte dell'autore su questioni estetiche ed espressive, sono stati Bruno Toscano, professore Emerito di Storia dell'Arte, e l'artista Franco Bellardi. Si è così compiuto un percorso conoscitivo che ha sottolineato le tappe più importanti del percorso artistico di Rambaldi, dalle prime esperienze con il figurativo fino all'adesione, tutta personale, alla rivoluzione ‘informale'. Sono intervenuti anche Vincenzo Cerami, Assessore alla cultura del Comune di Spoleto e Sandro Frontalini, dirigente dell'ufficio Cultura del Comune. Cerami e Frontalini hanno dato notizia del ritrovamento di un'opera giovanile di Rambaldi, un ritratto, datato 1931, di Alessandro Filipponi, compositore ed ex direttore della scuola di musica di Spoleto. Il ritratto faceva parte di una miscellanea di documenti, opere e manoscritti musicali che la famiglia Filipponi ha recentemente donato al Comune di Spoleto.
È stato poi annunciato, nel corso della conferenza, che entro l'anno, per celebrare degnamente il centenario della nascita dell'autore, verrà organizzata dal Comune di Spoleto una mostra personale su Rambaldi.
Note dal sito ufficiale dell'artista: Nato a Spoleto il 15 dicembre 1910, Ugo Rambaldi ha compiuto gli studi artistici prima a Bologna e poi a Perugia, dove si è diplomato all'istituto d'arte (Bernardino di Betto). Giovanissimo ha eseguito affreschi e decorazioni in alcune chiese italiane (S. Antonio di Padova, S. Petronio e S. Francesco di Bologna). Ottenuta l'abilitazione all'insegnamento ha trascorso alcuni anni in Sicilia dirigendo l'Istituto d'Arte di Comiso. Dopo una breve permanenza a Rieti nel 1953 si è stabilito a Roma dove è morto nell'estate del 1985. Fondatore nei primi anni cinquanta del circolo Artistico di Spoleto, nel 1952 ha organizzato la prima mostra nazionale di arte figurativa “Città di Spoleto”; negli anni immediatamente successivi è parte del gruppo “i Sei di Spoleto”, cui parteciparono – con Rambaldi – De Gregorio, Raspi, Marignoli, Orsini e Toscano. Dal gruppo che ebbe il battesimo ufficiale in occasione di due importanti mostre (Galleria il Camino, Roma 1954, con presentazione di Mario Mafai, e Galleria la Loggia, Bologna 1955, con presentazione di Francesco Arcangeli), Rambaldi poi si distaccò per avviare un discorso artistico di matrice meno informale.