Rassegna Parco del Mondo, appuntamento con la storia di Armida Miserere - Tuttoggi.info

Rassegna Parco del Mondo, appuntamento con la storia di Armida Miserere

Redazione

Rassegna Parco del Mondo, appuntamento con la storia di Armida Miserere

Film e Incontro dibattito con Ernesto Padovani e Daniela Teresi sulla prima donna direttrice di carcere
Mer, 27/08/2014 - 14:53

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Un appuntamento con il cinema, ma anche con la storia di una donna che ha lasciato il segno come Armida Miserere quello che contraddistingue la serata di domani (giovedì 28 agosto) al Parco del mondo. A partire dalle 21,15, infatti, sarà proiettato il film di Marco Simon Puccioni “Come il vento” sulla vita di una delle prime donne direttrici di carcere: Armida Miserere.
Laureata in criminologia, figlia di militare, abituata a dare valore alla disciplina, consapevole della difficoltà e della solitudine che comportava un lavoro “in prima linea”, iniziò la sua carriera a 28 anni nel carcere di Parma, e per vent’anni (gli anni difficili della mafia, del terrorismo, della P2), ricoprì l’incarico di direttore in vari carceri d’Italia: Voghera, luogo di detenzione delle terroriste “irriducibili”, Pianosa in mezzo a boss mafiosi, l’Ucciardone a Palermo, poi Torino, Ascoli Piceno, Spoleto, Lodi, San Vittore a Milano, e infine Sulmona.
Era una donna impegnata con serietà nel suo lavoro, tanto da essere spesso chiamata a risolvere situazioni in carceri difficili e per la sua concezione intransigente del carcere si era fatta una fama da dura, tanto da essere soprannominata “la femmina bestia” o “il colonnello”.
Il 19 aprile 2003 Armida Miserere, donna dura e discussa, che incuteva timore ma anche rispetto, amica di magistrati come Giancarlo Caselli e Alfonso Sabella, si uccise con un colpo di pistola alla testa nella sua abitazione annessa al carcere di Sulmona. Accanto a lei solo il suo cane e sul letto la foto del suo compagno Umberto Mormile, educatore carcerario, ucciso in un agguato di camorra nel 1990 a Milano. Questo lutto l’aveva segnata per sempre, anche perché associato alla rabbia e all’angoscia di non aver potuto per tanti anni avere giustizia, pur avendo fin dall’inizio comunicato i suoi sospetti poi rivelatisi veritieri. I responsabili della morte di Umberto Mormile furono individuati solo 11 anni dopo, nel 2001, e il rinvio a giudizio alla Prima Corte d’Assise era stato fissato per il maggio 2003. Ma Armida si era già uccisa.
Prima del film, si parlerà della personalità forte di Armida Miserere e della sua vita con il dott. Ernesto Padovani, ex direttore del carcere di Spoleto, che conobbe Armida durante la sua permanenza al carcere di Maiano (Spoleto) e con Daniela Teresi, psicologa penitenziaria e criminologa, che al suo primo incarico incontrò come direttrice proprio Armida Miserere e per questo motivo a lei molto vicina. L’ingresso all’evento è libero.

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