Maria Angela Bacchettoni
Maschere bianche, cartelli e striscioni per sensibilizzare contro lo sfruttamento degli animali in competizioni e spettacoli: questa è stata la protesta degli animalisti della LAV che ieri sera hanno manifestato all'ingresso del Campo de li Giochi, in occasione dello svolgimento della Giostra della Quintana. Un'iniziativa pacifica che ha attirato l'attenzione di quanti si accingevano ad assistere alla competizione fra i rioni. A sorvegliare la situazione, in modo discreto ma efficace, le forze dell'ordine. Una ventina i dimostranti, giunti anche da fuori regione, che hanno voluto esternare la propria costernazione per la morte della cavalla Estrada, scomparsa in seguito ad un grave incidente avvenuto durante le prove ufficiali della Giostra. Ma le ragioni degli animalisti non si fermano a questo: “siamo qui non solo per Estrada ma anche per i diritti di tutti gli animali che vengono utilizzati in spettacoli, sagre o manifestazioni di qualsiasi genere – spiega Nadia Zurlo, responsabile nazionale LAV per gli equidi – crediamo che gli animali non siano oggetti e non possano essere utilizzati da nessuno, soprattutto quando si mette a repentaglio la loro vita”.
In prima fila c'era anche Graziella Gori, Presidente della LAV di Perugia, che nei giorni scorsi aveva incontrato Domenico Metelli, Presidente dell'Ente Giostra e dal quale aveva ricevuto rassicurazioni circa le ottime condizioni dei cavalli in gara. La stessa Gori aveva riconosciuto l'elevato livello di sicurezza per gli animali, pur restando contraria a manifestazioni simili. L'invito, dicono dalla Lav, rimane quello di divertirsi e festeggiare senza lo sfruttamento di esseri viventi senzienti, “anche se questo tipo di cultura è difficile da cambiare, ci auguriamo che presto le persone possano sviluppare una maggiore sensibilità riguardo a queste tematiche”.
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