È stato approvato a maggioranza l’Odg presentato dai presidenti della I e II commissione Massimiliano Capitani e Giampiero Fugnanesi avente ad oggetto “partecipazione della Provincia alla costituzione del consorzio per la realizzazione del Parco Fotovoltaico della Valnestore”. L’opposizione, per bocca di Piero Sorcini (Pdl) si è dichiarata non favorevole ad appoggiare l’iniziativa. Il Capogruppo del Pdl in Consiglio Provinciale ha sollevato diverse perplessità sull’operazione sottolineando, particolare, che la Provincia non doveva entrare in questo tipo di business.
Ad intervenire in Consiglio Provinciale è stata l’assessore alle Aziende Partecipate Ornella Bellini che ha dichiarato: “La costituzione del consorzio “CONSENERGIAgreen” rientra nella politiche economiche di area vasta che la Provincia esercita in collaborazione con altri soggetti pubblici (Comuni di Piegaro e Panicale, Comunità Montana del Trasimeno) e con la Valnestore Sviluppo. La sua mission si inserisce nel contesto del protocollo di Kyoto, delle energie rinnovabili e dello sviluppo ecosostenibile della valle Valnestore. È finalizzata principalmente alla realizzazione di un parco fotovoltaico di circa 4 mega watt ubicato nell’area della vecchia centrale elettrica di Pietrafitta. Sta, altresì, all’interno di quello sviluppo della green economy che trova priorità nelle linee regionali e che, soprattutto, costituisce un’opportunità di crescita per un’area toccata dalla crisi economica di alcune aziende.
Dopo il referendum con il quale i cittadini italiani hanno detto ancora una volta no al nucleare; dopo la legge Romani che ha comunque stabilito regole alquanto rigide per lo sviluppo delle energie rinnovabili, gli enti pubblici e le aziende hanno dovuto ridefinire le loro strategie connesse alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Nel nostro caso la costituzione del consorzio rappresenta l’unica possibilità per stare su questa linea di sviluppo imprenditoriale godendo ancora del beneficio dei contributi del GSE. È quindi una delle ultime occasioni da portare a risultato anche se le norme ci costringono ad accelerare l’iter burocratico. Attiva inoltre una collaborazione pubblico-privato in cui il pubblico si fa promotore di una forma di sviluppo ed il privato ne è il realizzatore.
Su queste forme di collaborazione molto si è detto: se per un verso presentano una loro complessità operativa e gestionale in quanto devono trovare un punto di sintesi tra due soggetti che, anche per legge, si muovono su logiche e criteri diversi, per altro verso oggi rappresentano uno dei modi per facilitare lo sviluppo e la crescita. Nel contesto della situazione italiana attuale è quindi giocoforza misurarsi con queste collaborazioni in cui il pubblico diventa sempre più promotore e regolatore ed il privato attuatore del progetto industriale. Il consorzio ha una organizzazione molto snella, a bassissimi costi di gestione, e funzionale alla operatività richiesta dalla realizzazione del parco fotovoltaico.”