Sono state firmate oggi (lunedì 25 marzo), dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, le ordinanze che prorogano nel territorio comunale la lotta ai “fenomeni di accattonaggio e mendicità” e il “contrasto alla prostituzione su strada e per la tutela della sicurezza urbana”.
“Dopo aver introdotto con successo queste due misure per contrastare i fenomeni di prostituzione e accattonaggio – sottolinea il sindaco – abbiamo deciso di prorogare le due ordinanze che hanno l’obiettivo di contrastare il degrado urbano, tutelare l’immagine della città e la sicurezza dei cittadini favorendo la cultura della legalità. Gualdo Tadino è una comunità esempio di accoglienza e integrazione, ma dobbiamo combattere chi sfrutta in modo improprio le persone e specula sulle situazioni di disagio. Le due ordinanze emesse, che vanno ad aiutare anche il prezioso lavoro di tutte le Forze dell’Ordine, in questi mesi hanno già portato i primi risultati, riducendo fortemente ed eliminando, in diversi casi, questi due fenomeni. Pertanto continuiamo spediti su questa strada”.
“In tutto il territorio comunale di Gualdo Tadino – si legge nell’ordinanza n° 47, quella contro la prostituzione – è fatto divieto fino al 25/09/2019 a chiunque di contattare soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, abbigliamento o modalità comportamentali manifestino comunque l’intenzione di esercitare tale attività, nonché concordare con gli stessi prestazioni sessuali sulla pubblica via”. La violazione della presente ordinanza comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 516 euro.
Nell’ordinanza n° 48, invece, si legge: “E’ vietata l’attività di accattonaggio e di mendicità moleste – con modalità ostinate, reiterate, continuative ed insistenti o minacciose – che turbi l’incolumità e la sicurezza dei cittadini o ne impedisca e/o limiti l’accesso, la fruizione o l’utilizzo delle aree, spazi o luoghi pubblici ed aperti al pubblico, su tutto il territorio comunale; Sono altresì vietate tali attività mediante il coinvolgimento di minori, anziani, disabili e lo sfruttamento di animali d’affezione”. Anche in questo caso eventuali violazioni alla presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa compresa fra i 25 e i 500 euro.