Claudio Bianchini
Il Partito Democratico ha concluso questo week end il primo turno di elezioni primarie per scegliere il nuovo segretario, e Foligno si conferma una roccaforte renziana. Venerdì scorso Rifondazione Comunista ha eletto la giovanissima neo segreteria cittadina, Alice Fagotti, ed ha già fissato alcuni paletti sul percorso verso le elezioni comunali. Il coordinamento di Sel ha celebrato sabato l’assemblea precongressuale, ed anche i vendoliani hanno posto con forza le loro condizioni. Insomma, le grandi manovre elettorali dell’attuale coalizione Mismetti sono cominciate.
Foligno roccaforte renziana – In casa Pd, il comitato ‘Foligno sta con Renzi’ esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti nei circoli cittadini, con la partecipazione di circa quattrocento tesserati. ‘Ha letteralmente trionfato la mozione di Matteo Renzi con 185 preferenze – fa notare Graziano Angeli, coordinatore folignate dei sostenitori del sindaco di Firenze – seguita da quelle di Gianni Cuperlo con 148 voti, Giuseppe Civati con 33 e Gianni Pittella con una sola preferenza. Ora ci aspettano le primarie dell’otto dicembre, invitiamo tutti i folignati a seguire le iniziative proposte dal comitato e a partecipare sostenendo Matteo Renzi alla guida del PD per cambiare il futuro dell’Italia’.
I paletti di Rifondazione – Rifondazione Comunista intanto, non esita a definire ‘problematico’ il giudizio sulla coalizione di centrosinistra. I rifondaroli sottolineano anche che ‘restano aperte diverse questioni programmatiche legate alle prossime scelte che si dovranno compiere per il futuro’. Secondo il Prc di Foligno infatti, non potranno non essere affrontati temi quali: il mantenimento interamente in mano pubblica del servizio idrico integrato e della Vus; la revisione del piano regolatore a 'volumi zero' con la salvaguardia della campagna e l’inversione di rotta nelle politiche di espansione urbana; la valorizzazione del centro storico e la sua progressiva pedonalizzazione; il contrasto al mega centro commerciale e delle due torri nell’ambito dell’ex zuccherificio; il mantenimento degli attuali livelli quantitativi e qualitativi dei servizi sociali’.
Sel vuole le primarie – Anche i vendoliani lanciano il sasso nello stagno, invocando persino primarie per la scelta del prossimo candidato sindaco, con l’obiettivo ‘di non consegnare Foligno alle destre ed al populismo’ chiedendo un centrosinistra ‘veramente di alternativa’. Anche Sel vuole ‘una seria discussione sulla gestione della Vus, una nuova politica nella gestione dei rifiuti e la pedonalizzazione del centro storico’. E siamo solo alle prime battute.