Su invito del Ministero dei Beni Culturali sono state organizzate due giornate di riunioni per martedì 6 e mercoledì 7 maggio al Palazzo del Comune di Spoleto. Spoleto, come parte del sito seriale “Italia Langobardorum. Centri di Potere e di culto (568-774 d.C.)” è stata presentata infatti come candidata ufficiale 2008 dell'Italia per la World Heritage List dell'UNESCO. La prima riunione operativa a livello nazionale fa seguito alla Intesa istituzionale tra i soggetti promotori firmata lo scorso gennaio a Roma, al Ministero dei Beni Culturali. La città del Festival, insieme a Campello e ad altre cinque realtà italiane, fa parte del sito seriale “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”, un unico sito che raccoglie le maggiori testimonianze della cultura longobarda nel suo momento di massima capacità espressiva, prima della caduta dei territori del centro e nord Italia ad opera dei Franchi di Carlo Magno. Il programma dei lavori prevede l'illustrazione e la condivisione tra i vari partner del piano di gestione e delle varie proposte operative per le attività di rete. Si comincia martedì 6 maggio alle ore 9 con i saluti di tutte le istituzioni coinvolte nel progetto (tra gli altri il Sindaco di Spoleto Brunini, il Sindaco di Campello Pacifici, la Regione, la Provincia,l'Arcidiocesi Spoleto-Norcia, la Direzione Regionale dei Beni Culturali). Introduce i lavori Giorgio Flamini, Assessore Cultura e Turismo di Spoleto. Si prosegue con gli interventi di Manuel Roberto Guido, responsabile Ufficio Lista Patrimonio Mondiale Unesco (MiBAC) sull'iter della candidatura e l'approvazione del piano di gestione e di Angela Maria Ferroni, responsabile candidatura Ufficio Lista Patrimonio Mondiale Unisco, sul bilancio delle attività svolte e l'attuazione del piano di gestione. Nel pomeriggio è prevista la presentazione delle proposte operative per le attività di rete a cura dei partner e le visite al Museo del Ducato e poi alla Basilica di S. Salvatore e al Tempietto del Clitunno. Mercoledì 7 maggio, sempre a Palazzo Comunale, a partire dalle ore 8.30, i partner del progetto procederanno all'avvio operativo delle attività di rete e alla presentazione delle attività in corso o previste sui singoli luoghi della rete. I beni compresi nel Sito “Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)”, sono i seguenti: a Cividale del Friuli (UD) l'area della Gastaldaga con il cd. Tempietto Longobardo, e il Complesso episcopale con i resti del Palazzo Patriarcale sottostanti il Museo Archeologico Nazionale; a Brescia il monastero di San Salvatore-Santa Giulia; a Castelseprio (VA) l'area del castrum con la Torre di Torba e la chiesa extra-moenia di Santa Maria foris portas; a Spoleto (PG) la Basilica di San Salvatore; a Campello (PG) il Tempietto del Clitunno; a Benevento il complesso di Santa Sofia con la chiesa e l'annesso chiostro, parte dell'abbazia che oggi ospita il Museo del Sannio;a Monte S.Angelo (FG) il Santuario di San Michele. L'estensione territoriale del Sito “Italia Langobardorum”, che va dal nord al sud dell'Italia, ha visto il coinvolgimento nei lavori di numerosissime istituzioni ed enti pubblici e privati: ben 5 Regioni, 6 Province, 8 Amministrazioni comunali, 1 Ente parco, 2 Comunità Montane, 3 Enti ecclesiastici, 2 Fondazioni pubblico-private, 2 Centri di studi, ben 19 Uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni Regionali e Soprintendenze).
PRIMA RIUNIONE DI ” ITALIA LONGOBARDORUM: CENTRI DI POTERE E DI CULTO”
Lun, 05/05/2008 - 18:16