Presenze turistiche Umbria, Gubbio "solo" all'8° posto | E' polemica - Tuttoggi.info

Presenze turistiche Umbria, Gubbio “solo” all’8° posto | E’ polemica

Davide Baccarini

Presenze turistiche Umbria, Gubbio “solo” all’8° posto | E’ polemica

Ven, 31/03/2023 - 11:06

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La Città dei Ceri dietro ad Assisi, Perugia, Orvieto, Spoleto, Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno e Terni | La Lega punta il dito contro "l'immobilismo della Giunta" specialmente sulla "scarsità di strutture ricettive"

“Il turismo in Umbria corre ma a Gubbio arranca”. Così i consiglieri comunali della Lega Michele Carini e Sabina Venturi dopo i dati ufficiali relativi ai flussi turistici diffusi dalla Regione, che vedono la Città di Ceri “solo” all’ottavo posto della classifica delle mete preferite dai visitatori italiani e stranieri.

In cima alla top 10 c’è Assisi che, nel 2022, ha registrato da sola ben 1.207.704 presenze turistiche, contro poco più di un milione di Perugia e le circa 273mila di Orvieto. A seguire ecco Spoleto, Castiglione del LagoPassignano sul Trasimeno, Terni e, appunto, Gubbio, con 227 mila (il 5% del totale).

I dati smentiscono quanto sostenuto dall’assessore Damiani che si ritiene ‘estremamente soddisfatto dei risultati ottenuti nel 2022’ – dicono i consiglieri leghisti – Una città che secondo il sindaco Stirati dovrebbe vivere di turismo, registra invece numeri modesti rispetto alle principali mete umbre“.

La domanda che sorge spontanea è, perché? Secondo il primo cittadino uno dei problemi principali dipende dalla scarsità di strutture ricettive: è vero. E’ altrettanto corretto affermare che non si è trovata alcuna soluzione per ovviare a questo annoso problema. Mancano infatti politiche serie di valorizzazione del territorio e manca il dialogo con chi potrebbe e vorrebbe investire sulla città”.

La città – concludono Carini e Venturi facendo un plauso alle associazioni sportive e culturali che danno comunque vita ad appuntamenti importanti per rivitalizzare Gubbio – non può continuare a sentirsi beffata dalle promesse di una Giunta che continua a puntare su immobilismo e interpretazioni fantasiose di numeri che andrebbero invece letti in maniera seria. Stirati e la sua giunta non possono prendersi meriti inesistenti: dovrebbero invece prendere atto di questo ennesimo fallimento e iniziare a pensare una volta per tutte al bene della città e non ai propri interessi personali.”.

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