Installati oggi i nuovi cartelli stradali a ridosso dell'antica fontana, che però si rivelano "inutili" in quanto invisibili arrivando da via Sant'Agnese. Il sindaco: "Sono necessari se si vuole che la piazza resti aperta"
“I cartelli sono a norma di legge e secondo il codice della strada: vogliamo tutti che la piazza resti aperta e – se si vuole che la piazza resti aperta, come peraltro è stato ribadito anche in un incontro con i residenti – i cartelli, per quanto ‘sgradevoli’ alla vista, sono necessari. Per il resto ho già detto che non risponderò alle polemiche”. Intercettata per puro caso durante lo scatto dell’ennesimo ‘caso’ della discordia nella viabilità al Vescovado, il sindaco Stefania Proietti è abbastanza netta sulla presenza dei cartelli che, da questa mattina (26 ottobre), sono stati piazzati di fronte a una fontana del 1500-1600. Con tanto di qualche ironia sulla scelta del ‘piazzamento’.
È da metà agosto che la viabilità al Vescovado fa discutere: nella chiesa riposa il Beato Carlo Acutis, la zona è diventata meta di una moltitudine di turisti e pellegrini (sono circa mezzo milione dall’inizio dell’anno), ma la chiesa è l’unica di Assisi senza una sua piazza e in una zona aperta al traffico. Chiudere il traffico – a meno di paralizzare la città e scatenare una rivolta popolare – non si può. In estate, prima era spuntata una transenna per segnalare il senso unico di via Sant’Agnese, poi moltiplicata per tre per far confluire il traffico sulla corsia di destra e i pedoni sulla corsia di sinistra.
Dopo le polemiche sul parcheggio le transenne erano sparite, e stamattina sono spuntati i cartelli. Che, come sempre ad Assisi e non solo, hanno scatenato ironie e polemiche, soprattutto per la collocazione: come aveva anticipato il sindaco, la piazza non è stata chiusa chiusa con i cartelli e la nuova viabilità al Vescovado (che al momento è sperimentale fino al 5 novembre, ma chiaramente i cartelli indicano la voglia di renderla permanente) dovrebbe creare un percorso pedonale e uno per le auto così da tutelare l’incolumità di tutti.
Peccato che, come dimostra il video girato nel pomeriggio del 26 ottobre, il cartello di divieto, messo con la faccia rivolta verso vicolo Sant’Antonio anziché verso via Sant’Agnese, a poco serva per chiudere la corsia… e, nel pomeriggio sempre di giovedì, per sedare un tafferuglio nato da un’auto che ha sfiorato un pedone, sono dovute intervenire le forze dell’ordine.