E’ ancora tutta la giocare la partita per acquisire Banca Popolare di Spoleto, l’istituto messo in sicurezza dal febbraio 2013 e al quale sono interessati Banco Desio e Brianza e la Clitumnus. Non fosse che solo alle 12 di domani, lunedì 13, scadrà il termine per le due pretendenti di integrare le offerte già presentate all’advisor francese Lazard. Ma la notizia rilanciata oggi dal Corriere della Sera, firmata dall’autorevole Fabio Tamburini (già direttore di Radiocor, Milano Finanza e MF), che il Banco avrebbe già vinto la “corsa”, ha fatto fare un salto sulla sedia a più di uno, specie in Umbria dove c’è il quartier generale di Clitumnus che fa capo all’imprenditore Carlo Colaiacovo.
Per il quotidiano di via Solferino dunque sia Lazard che Bankitalia “hanno già dato la loro preferenza” all’istituto del presidente Gavazzi.
La notizia però potrebbe rivelarsi farlocca, se è vero che Lazard si è affrettata a smentirla agli intermediari di Clitumnus così come ad alcuni cronisti. E domani potrebbe toccare anche a palazzo Koch intervenire sulla questione. Non fosse che il procedimento per l’aggiudicazione della banca umbra è ancora aperto e sarebbe quanto meno anomalo se fosse già stata fatta una preferenza.
Possibile che il quotidiano milanese abbia toppato in maniera così clamorosa una simile, delicata notizia? Difficile dirlo. Certo è però che le edizioni di Roma e Milano di oggi non riportavano l’articolo di Tamburini, pubblicato dunque solo sull’edizione nazionale (che viene stampata un paio di ore prima). Come mai? Cosa è successo in quel frangente da aver convinto il Corsera a non pubblicare la notizia sulle successive edizioni del giorno? Domani se saprà di più. Anche da parte della Consob che potrebbe aprire una indagine, visto che Banco Desio è quotato in Borsa.
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