Dovrebbe essere completato entro l’inizio dell’anno scolastico 2018 – 2019 il polo scolastico nell’area di San Paolo che ospiterà le scuole media “Dante Alighieri” e d’infanzia “Prato Fiorito”, inagibili in seguito alle scosse di terremoto dello scorso anno. A tracciare il cronoprogramma dell’intervento, che ha subìto mesi di ritardo a causa di un vincolo idrogeologico e della necessità di ulteriori stanziamenti da parte del commissario straordinario per la ricostruzione, è il dirigente dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Umbria, Alfiero Moretti.
Rispetto alle altre scuole interessate nella regione dal primo piano approvato dal commissario straordinario della ricostruzione (le medie Carducci di Foligno e Carducci – Purgotti di Perugia e la scuola elementare di Bastardo, per i quali comunque i lavori non sono stati ancora avviati) ci sono un paio di mesi di ritardo. A Spoleto, infatti, sta per essere avviata la gara d’appalto da parte dell’Ufficio speciale, quindi ci vorranno un paio di mesi tra l’aggiudicazione e la verifica dei requisiti e poi altri due mesi circa per il progetto esecutivo e la conferenza dei servizi. In primavera, quindi, dovrebbero partire – salvo ulteriori imprevisti – i lavori, che dovrebbero concludersi per l’inizio del prossimo anno scolastico. Dando quindi una sede antisismica agli studenti spoletini.
Gli altri interventi nelle scuole
Non è l’unico intervento che verrà realizzato dalla struttura commissariale. Oltre al secondo piano delle opere pubbliche post sisma – che prevede lavori a Spoleto per la scuola d’infanzia di Eggi (che per il momento vedrà anche la donazione di una struttura semi permanente da parte della Fondazione Rava) e per la palestra del liceo delle scienze umane, in questi giorni si sta stringendo il cerchio sul terzo piano delle opere pubbliche, che dovrebbe essere approvato dal commissario Paola De Micheli a breve.
In questo ultimo elenco di interventi – appunto ancora in fase di valutazione – figurano anche l’intero liceo delle scienze umane, il liceo scientifico “A. Volta” (che, a causa dell’alta vulnerabilità, seppur agibile, è stato trasferito all’ex Ipsia dopo le proteste delle famiglie), la scuola elementare “Francesco Toscano” (il cui intervento dovrebbe avere un valore di 1,5 milioni circa) e la scuola materna di San Giovanni di Baiano, oltre ad alcuni edifici di proprietà del Comune come la basilica di San Salvatore e palazzo della Genga.
I tempi sia del secondo che del terzo piano delle opere pubbliche risultano comunque al momento incerti, visti gli slittamenti che ci sono stati per il primo gruppo di edifici.