Il Festival dedica anche quest'anno uno spazio privilegiato al Teatro Ragazzi. Quest’anno all’Auditorium della Stella il compito è stato affidato all’Accademia Perduta Romagna Teatri fondata nel 1982, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea, diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Cassadio. La APRT propone un programma ricco di spettacoli che vanno dalla fiaba classica (Pollicino, Hansel e Gretel, il Pifferaio Magico) a quella moderna (Bandiera di Mario Lodi). Ad aprire la 52.ma edizione del Festival sono stati “Pollicino” e “Hansel e Gretel”. La scelta della fiaba è sempre vincente, è la narrazione per eccellenza decodificabile a vari livelli sia emotivi che cognitivi. Fruibile dunque da zero a 100 anni. “Ogni fiaba è una sorta di specchio magico che riflette alcuni aspetti del nostro mondo interiore, e i passi necessari per la nostra evoluzione dall’immaturità alla maturità“ come afferma Bruno Bettelheim nel suo “Mondo incantato”. Dunque, nella società attuale, narrare una fiaba è una delle poche modalità di “iniziazione” rimaste per i passaggi da una fase all’altra della vita. In particolare sia Pollicino che Hansel e Gretel narrano del viaggio, dell’allontanamento da casa, dell’abbandono, della solitudine, dell’attraversamento del “bosco” e del ritorno a casa diversi e cambiati.
L’allestimento degli spettacoli ha uno stile ben delineato e riconoscibile, si tratta di un “teatro povero” con una forte carica poetica. Gli oggetti di scena sono oggetti semplici, deliziose “macchine teatrali” costruite tutte con elementi naturali presenti nelle fiabe: i rami, il legno, le corde, la stoffa… oggetti quotidiani come pentole, cassette della frutta, lanterne, finestre o porte ricavate da vecchi sportelli… oggetti che nelle mani degli attori, illuminati dai ari di scena con destrezza, diventano onirici e magici. In Pollicino c'è un solo attore: Claudio Casadio, dalla splendida voce calda e profonda. In Hansel e Gretel c'è sempre Casadio insieme alla bravissima Daniela Piccari. Belle le canzoni di Giampiero Pizzol. Questi primi due spettacoli sono un’ armoniosa successione di quadri poetici e visionari, a volte forse con un ritmo lento e sospeso sicuramente ipnotico, quasi più adatto agli adulti che ai più piccoli.
(Francesca Cenciarelli)
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