Se si continua in questa direzione Trevi la dovremo chiamare la città della biodiversità dellUmbria. Queste le parole di Ernesta Maria Ranieri, direttore regionale Agricoltura e Foreste della Regione Umbria, a conclusione del convegno I frutti dimenticati: la stramberia di coltivare piante che nessuno ricorda. Con questa iniziativa si è aperta questa mattina la terza edizione di Pic & Nic a Trevi, con il tempo incerto della prima giornata – domani si replica – che non ha scoraggiato i tanti avventori del picnic e delle numerose iniziative in programma svolte regolarmente con unincoraggiante partecipazione. Con il convegno riservato al tema degli alberi da frutto in via destinzione Trevi ha voluto pertanto segnare lavvio nel 2010 delle celebrazioni per lAnno Internazionale della Biodiversità proclamato dalle Nazioni Unite e dai governi aderenti alla Convenzione per la Diversità Biologica. Dopo lintervento di Giuliano Nalli, sindaco del Comune di Trevi, e lintroduzione dellAssessore alla Cultura e Turismo Valentino Brizi, che ha coordinato poi i vari interventi, hanno preso la parola, oltre alla Ranieri che ha portato i saluti della neopresidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Isabella Dalla Ragione, ricercatrice e conservatrice di frutta antica e Francesco Pennacchi, preside della Facoltà di Agraria dellUniversità degli Studi di Perugia. Pic Nic a Trevi, come ha ricordato il sindaco Nalli, è la somma delle nostre azioni che puntano su tematiche di sostenibilità ambientale. Per la sua prima edizione era stata festeggiata la certificazione ambientale EMAS ottenuta dal Comune con un convegno incentrato sul paesaggio olivato. Nel 2009, invece, con la manifestazione si è lanciato il Mercatino del Contadino per la promozione della filiera corta produttore-consumatore. Questanno, questo tranquillo weekend di goduria, ha voluto dedicare alla biodiversità la sua terza edizione. La cornice di questo convegno è stata la stupenda Villa Fabri, tra i beni culturali più prestigiosi e rappresentativi di Trevi, scelta fra laltro come sede dellOsservatorio Regionale sulle Biodiversità. Questo vuole essere Pic Nic ha detto Nalli un evento in grado di comunicare i valori di riferimento delleconomia sostenibile e valorizzare le eccellenze del nostro territorio, in sinergia con il tessuto istituzionale. Lobiettivo che intendiamo perseguire è quello di favorire modelli di produzione e di consumo che tengano conto di uneconomia etica, che faccia da volano allo sviluppo dei nostri territori e che abbandoni modelli e stili di vita non più sostenibili. Conservare le sue ricchezze è lobiettivo della comunità di Trevi e dellAmministrazione comunale ha sottolineato lassessore Brizi confermato dalle buone pratiche quotidiane di risparmio energetico, di valorizzazione ambientale e di sviluppo sostenibile, oltre che dalle certificazioni ambientali e dal primo posto conseguito di recente a Roma dal piccolo Comune di Trevi, tra i tanti e grandi enti a livelli nazionale, al concorso Progetti Sostenibili e Green Public Procurement 2009. Crediamo ha aggiunto che ciascuno di noi può fare qualcosa per conservare la molteplicità della vita, per salvare dallestinzione frutti, alberi, erbe, animali, ed insieme ad essi i loro habitat e i loro ecosistemi. Noi puntiamo alla salvaguardia della nostra pianura, dei fiumi, degli uliveti e della fascia collinare, dei nostri boschi, dei prodotti della nostra terra come il sedano nero e delle nostre cultivar inimitabili. Isabella Dalla Ragione, vera e propria archeologa arborea, ha poi parlato della sua esperienza come ricercatrice e conservatrice di frutta antica. Proseguo con entusiasmo ha affermato il lavoro iniziato da mio padre Livio sul filo della sua memoria e di quello di una generazione che ha vissuto e coltivato una varietà di piante appartenenti ad un mondo rurale ormai svanito, sotterrato da unidea di consumo ed economia più facili. Parlo di stramberia nel coltivare e conservare piante come ad esempio la pera mazzola, luva passerina o la mela a muso di bue, perché fino a poco tempo fa questa mia attività era vista come una cosa strana. Adesso cè invece una diversa sensibilità verso questi temi. I veri conservatori sono stati però gli agricoltori, che disobbediendo non hanno seguito le indicazioni che venivano da più parti per innestare nuove varietà di piante. LUmbria è una regione fortunata da questo punto di vista ha sostenuto Maria Luisa Ranieri perché i percorsi per la conservazione sono stati fatti, sia grazie alla disobbedienza degli agricoltori ma anche grazie ad unazione politica. Incamminandoci allinterno di questo concetto di biodiversità possiamo dire che Trevi ha molte cose che la connotano in questo senso, come ad esempio il suo prezioso sedano nero. In una fase in cui la crisi agricola si innesta allinterno di una più vasta crisi economica ha infine concluso Pennacchi bisogna innescare meccanismi di differenziazione per essere competitivi. Oggi non basta più solo laspetto conservativo, ma bisogna iniziare processi che portino alla produzione di identità utili a creare stadi competitivi. Per tutta la giornata di domani, 25 aprile, Trevi propone altri momenti di goduria, per unesperienza unica allinsegna della vera semplicità, immersi nella natura e con buon cibo, buona musica e arte a volontà. Verranno replicati i tradizionali appuntamenti che in pochissimo tempo hanno caratterizzato levento trevano come il picnic più famoso dItalia: concerti, eventi artistici, trekking naturalistici e urbani, passeggiate a piedi e a cavallo, mercatino del contadino, menu a km 0, attività per ragazzi e tanto altro ancora per non deludere i tanti numerosi visitatori. Un picnic, con il bastone e la sportina a quadrettoni bianchi e rossi che verranno date ai partecipanti (la sportina è una borsa contenitore che alloccorrenza si trasforma in tovaglia), il quale pertanto si conferma percorso gastronomico, artistico, musicale ma soprattutto un viaggio legato al paesaggio e alle tradizioni del luogo. Pic & Nic a Trevi, organizzato dal Comune di Trevi con il patrocinio della Regione Umbria e in collaborazione con la Strada dellOlio Dop Umbria, è soprattutto un picnic diffuso nella Chiusa degli Ulivi – splendido uliveto della seicentesca Villa Fabri con un magnifico giardino che si affaccia sulla vallata sotto a Trevi – allinsegna del mangiare semplice, dellarte, della musica e delle viste mozzafiato. Un weekend da vivere all'aria aperta, passeggiando in mezzo agli ulivi, ammirando paesaggi, gustando prodotti tipici, tra cui il pregiato olio extravergine di oliva Dop Umbria dei produttori di Trevi, ed ascoltando buona musica. Per conoscere ed incontrare un mondo e una cultura che a Trevi è legata a doppio filo allolio e allulivo, intere famigli e, bambini, giovani e adulti, quasi in una sorta di magica unione generazionale, potranno trascorrere così altri momenti preziosi in luoghi incantati.
Per informazioni e foto: www.picnicatrevi.it