Perugia, maxi-operazione dei Cc arrestata coppia di ristoratori / Armi, droga e banconote false - Tuttoggi.info

Perugia, maxi-operazione dei Cc arrestata coppia di ristoratori / Armi, droga e banconote false

Redazione

Perugia, maxi-operazione dei Cc arrestata coppia di ristoratori / Armi, droga e banconote false

Mar, 01/04/2014 - 12:25

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Sara Minciaroni

Armi, droga e banconote false. Un giro criminale che ruoterebbe secondo gli inquirenti attorno ad una singola figura, quella di Salvatore Procopio, arrestato nelle corse ore dai carabinieri di Perugia, insieme alla compagna perugina Benedetta Lucaroni. Sarebbe lui, e al solo scopo di vendetta, ad aver esploso in due diversi episodi due colpi d'arma da fuoco contro le vetrine di due attività commerciali di Perugia. Nessun racket o giro di estorsioni quindi, dietro i due fatti intimidatori che nei giorni scorsi si sono verificati a Ponte Felcino e Ponte Valleceppi. Ma l'operazione partita appunto dalle indagini per quei due colpi ha assunto un respiro più ampio portando anche all'arresto di due perugini, accusati a vario titolo di furto e spaccio di droga e detenzione abusiva di armi e al fermo di altre tre persone tra cui il nipote dello stesso Procopio considerati “collaboratori” dell'arrestato nella sua attività relativa al furto di armi. Rubino Tomassetti, comandante del reparto analisi del Ros di Roma e il colonnello Angelo Cuneo hanno illustrato questa mattina i particolari dell'operazione, portata a termine dai militari della stazione di Ponte San Giovanni e dai colleghi in supporto.

Le due vetrine in frantumi. I fatti si riferiscono a due gravi episodi di danneggiamento con colpi d'arma da fuoco che si sono verificati a Ponte Felcino (angolo del pesce ) e Ponte Valleceppi (pasticceria duranti) 6 febbraio e 25 marzo. Atti intimidatori non frequenti nel nostro territorio che hanno allarmato le forze dell'ordine, dando inizio ad indagini per il presunto tentativo di estorsione e intimidazione.

Lei non paga l'affitto del ristorante e lui si vendica col proprietario. Grazie all'ausilio di telecamere nelle zone di riferimento è stato possibile identificare l'orario dello sparo circa le 21 del 6 febbraio. La telecamera della banca, nei pressi della pescheria, ha ripreso una cliente che mentre prelevava al bancomat si è bruscamente girata, risaliti alla donna, proprio lei ha spiegato di aver sentito lo sparo esattamente a quell'ora. Sempre le telecamere hanno visto un'auto procedere a fari spenti un Renault Express furgonato bianco. Il proprietario della pescheria sentito dai militari ha spiegato di non aver mai subito situazioni particolari, l'uomo che è anche gestore dei Giardini Tebris, ha però ricordato un mancato pagamento del canone di affitto del ristorante (5200 euro al mese) presente nel centro sportivo. Ed è proprio controllando questa attività che i militari hanno notato il furgone bianco, di proprietà di Procopio Antonio del 1979 residente a Perugia da molti anni, coniugato con figlio viene considerato il responsabile. Lucaroni Benedetta del 1972 perugina, indagata per minacce gravi, detenzione di armi, concorso in tentata estorsione è la titolare del gestione del ristorante e compagna del procopio, secondo quanto ricostruito dai militari, lei riceve il sollecito del pagamento e chiede al Procopio, suo compagno e gestore insieme a lei del locale, di intervenire. A questo punto secondo gli inquirenti il Procopio, va a vendicarsi, sparando contro la pescheria di proprietà del proprietario dei locali. L'arma utilizzata, un fucile Beretta calibro 20, con calcio e canne tagliate e matricola abrasa, viene ritrovata in campo vicino alla pasticceria. Ora il ristorante è sotto sequestro perchè ritenuto il luogo dove sono sono conusmati i retati di occultamento di arma e spaccio di banconote false.

Il primo sparo per una banconota falsa. Il 25 marzo il Procopio fa colazione in pasticceria paga con una banconota falsa e se ne va, torna poco dopo e protesta perchè sostiene di aver ricevuto in resto una banconota falsa. La cassiera respinge le richieste dell'uomo e lui, secondo la ricostruzione dell'arma, nella notte si vendica, si maschera con una parrucca bionda, un pastrano e torna con il fucile sparando contro la vetrata. Un mascheramento che viene definito “ridicolo”. Tutte queste ipotesi sono supportate da una attività tecnica e investigativa iniziata già all'indomani del primo sparo, quello appunto rivolto contro la pescheria.

Parte l'operazione. Perquisizioni, fermi e arresti. Nel corso delle indagini si da il via anche a numerose perquisizioni durante le quali vengono disposti tre fermi di polizia giudiziaria a carico delle persone che si ritiene abbiano aiutato il Procopio nel reperimento delle armi e nel loro successivo occultamento. Krumor Krasimir del 1976 di origine bulgara e insecensurato, Lerose Salvatore nipote del Procopio, incensurato e Basha Bilbil , cittadino albanese con precedenti penali (ritenuto essere l'autore del furto in un appartamento durante il quale è stato rubato il fucile da caccia usato dal Procopio). Ai tre a vario titolo vengono contestati i reati di detenzione abusiva di armi, detenzione abusiva di arma in pubblico e ricettazione aggravata e furto in abitazione.

Altri due perugini arrestati. Stamattina nel corso delle perquisizioni viene arrestato Angelino Mirco incensurato del 1987, perugino, nella sua abitazione vengono trovati un altro fucile da caccia con matricola abrasa e una pistola calibro 22 e Mangialasche Diego, perugino del 1985 incensurato, con 12 grammi di cocaina, un bilancino e materiale da taglio.

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Dalle prime ore dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia e del ROS stanno eseguendo cinque provvedimenti cautelari personali a carico di un gruppo criminale composto da soggetti ritenuti gli autori di alcuni danneggiamenti a fini estorsivi commessi ai danni di due attività commerciali nelle settimane passate. Ai destinatari della misura sono contestati i reati di estorsione, danneggiamento aggravato e porto illegale di arma comune da sparo.

L’operazione s’inquadra nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia che, sulla base delle indagini dei Carabinieri, ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. le misure cautelari. Sono in corso perquisizioni locali e personali su numerosi soggetti vicini al gruppo criminale.
Nello stesso contesto operativo è stato disposto anche il sequestro di una nota attività commerciale della periferia di Perugia.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che avrà luogo alle 11 presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia.

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