La formazione professionale continua e obbligatoria vista non come un onere ma come opportunità di crescita per la categoria: è il messaggio lanciato dall'Ordine degli Ingegneri di Perugia durante l'Assemblea generale, svoltasi ieri pomeriggio alla presenza di oltre 100 iscritti presso l'Etruscan Chocohotel.
Numerosi gli argomenti affrontati dal presidente Roberto Baliani insieme ai componenti del Consiglio; accanto all'approvazione del bilancio consultivo dell'anno 2013, la discussione si è concentrata sullo stato di avanzamento del lavoro svolto dalle varie commissioni con una relazione puntuale dei rispettivi consiglieri delegati, sui rapporti con l'Università e sulle azioni intraprese a livello istituzionale dall'Ordine per aumentare il suo peso e visibilità.
Ma il tema su cui maggiormente si è soffermata la discussione, è stato sicuramente quello della formazione, obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2014 in base a una normativa che prevede l'aggiornamento quale condizione per poter esercitare la professione. Un'attività che lo stesso Ordine sta svolgendo attraverso il supporto operativo della Fondazione Ordine Ingegneri Perugia.
“La grande partecipazione degli iscritti, testimonia il risveglio dell'associazionismo di fronte a una nuova sfida inerente alla formazione del modus operandi dell'ingegnere che, comunque, ha sempre posto l'aggiornamento alla base della propria attività professionale – ha commentato il presidente Baliani -. Il nostro impegno sarà rivolto a far percepire la formazione come un'opportunità di crescita e non come obbligo burocratico”.
Dello stesso avviso anche il consigliere e presidente della Fondazione Paolo Anderlini, il quale ha sottolineato “la necessità di rispondere alle esigenze di una complessità normativa e regolamentare che impone la conoscenza per l'applicazione pratica e per rispondere ai committenti”.
Significativo è stato infine l'intervento di Massimo Mariani, componente del Consiglio Nazionale Ingegneri con delega alla cultura. “La formazione per gli ingegneri è nient'altro che la continuità delle loro tradizioni che li ha sempre visti adeguare la propria cultura, per assicurare alla società la qualità di una professione di garanzia della sicurezza nei confronti di cose e persone – ha affermato Mariani -. Dico sempre che un ingegnere inizia a studiare dopo la laurea e continua a farlo fino alla fine della propria attività professionale; i giovani devono essere quindi orgogliosi di ascoltare i loro maestri in una società che riconosce sempre meno questa figura traslatrice del sapere e vedere la formazione non come un onere, ma come una opportunità ulteriore”.
Perugia, l'Ordine degli Ingegneri si è riunito in assemblea
Ven, 28/03/2014 - 14:47