Potrebbe arrivare a Perugia Raffaele Cantone, 55 anni, magistrato, e presidente dell’Autorità anticorruzione. Ieri sera era circolata la notizia delle sue dimissioni dall’Anac, smentita però questa mattina da lui stesso attraverso un comunicato stampa.
“In merito ad alcune ricostruzioni di stampa, alcune delle quali mi attribuiscono concetti fuorvianti e parole che non ho mai pronunciato, – fa sapere Cantone – tengo a precisare di aver presentato domanda al CSM per incarichi direttivi presso le Procure della Repubblica di Perugia, Torre Annunziata e Frosinone la settimana scorsa, dopo una lunga valutazione di carattere squisitamente personale. Sapendo che i tempi del Consiglio superiore della magistratura non sarebbero stati brevi, era mia intenzione informare quanto prima gli esponenti dell’esecutivo con cui più intensa è stata la collaborazione istituzionale in questi mesi. Ieri sera, appena la notizia è divenuta di dominio pubblico, ho chiesto immediatamente appuntamento al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Interno e della Giustizia, ai quali esporrò nei prossimi giorni le mie motivazioni. Resta inteso, ovviamente, che non ho alcuna intenzione di dimettermi da Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, come riportato da alcuni organi di stampa, tanto più che l’esito della deliberazione del CSM non è affatto scontato”.
Cantone è sempre stato in prima linea nella lotta alla criminalità, in primis nella sua regione, la Campania. Vive sotto scorta dal 2003. A “sfidare” Cantone per la guida della Procura della Repubblica di Perugia ci sarebbero altri diciannove magistrati: tutti hanno presentato la domanda per sostituire Luigi De Ficchy, visto che il primo giugno il procuratore andrà in pensione una volta compiuti i 70 anni.
(modificato alle 12.58)