Le sfide per l’assegnazione del Palio 2019 di Perugia 1416 non sembra siano terminate domenica, con la vittoria di Porta Santa Susanna. Il Palio, infatti, potrebbe avere un epilogo a suon di carte bollate.
Il Consiglio dei savi del magnifico Rione di Porta Sant’Angelo, che si è visto soffiare la vittoria, ha infatti deciso di presentare ricorso “contro Perugia 1416 per via delle palesi irregolarità che hanno portato all’assegnazione del Palio al MRPSS” , cioè ari rivali di Porta Santa Susanna. Una decisione, spiegano i membri del Consiglio dei Savi di Sant’Angelo, motivata “a tutela dei rionali”.
La decisione finale sarà comunque presa dall’Assemblea rionale, che il Consiglio dei Savi di Porta Samt’Angelo convocherà a breve. Nel caso in cui i rionali decidano di proseguire nella protesta, verrà formalizzato il ricorso all’Associazione.
Le irregolarità sono quelle relative alla corsa, con gli “oriundi” messi in squadra da Porta Santa Susanna.
Questione che ha portato l’Associazione Perugia 1416, nel confronto all’interno del Direttivo a cui partecipano, a decidere di rivedere il regolamento, così da evitare forzature.
Perugia 1416, cambia il regolamento
Ma il Rione di Porta Sant’Angelo non ci sta a soprassedere o al massimo a veder inflitta una penalità a Santa Susanna per il prossimo anno.
E questo, nonostante il fatto che, anche retrocedendo all’ultimo posto nella Corsa, la vittoria finale andrebbe comunque al Rione Porta Santa Susanna in virtù del massimo punteggio conquistato nel Corteo (altro aspetto che è stato discusso nel Direttivo).
Ma Porta Sant’Angelo vuole comunque far rispettare le regole. Per questo, il Consiglio dei Savi ha deciso di convocare a breve l’Assemblea rionale dando parere favorevole al ricorso.
Doppi saluti a Porta Santa Susanna
Ma la vittoria comunque assegnata (a meno di ribaltamenti della classifica a seguito del ricorso) non porta serenità neanche nel rione di Porta Santa Susanna, con il capitano Cristiano Mazzone che ha rassegnato le dimissioni.
Una decisione che segue quella delle dimissioni del console di Porta Santa Susanna, Michele Bellaveglia, che erano state “congelate” fino al termine della rievocazione, d’intesa con il Rione.