Un’altra bomba su Perugia 1416, la prima rievocazione storica cittadina. Una manifestazione che negli scorsi mesi sembrerebbe aver diviso una città in due, tra favorevoli e contrari. Diverso era sicuramente l’intento dell’assessore Severini quando ha pensato a Perugia 1416, chiamando all’appello i cittadini affinché facessero parte di ogni ingranaggio dell’organizzazione per il grande evento dell’estate perugina. La risposta ad un richiamo che in parte, durante lo scorso weekend delle celebrazioni, c’è stata ma che non ha visto scendere in piazza la cittadinanza sperata.

Forse è stata proprio la poca presenza dei curiosi tra le prime file dei corti e dei giochi a costringere qualche ritocchino alle immagini della prima giornata di Perugia 1416. Un sabato caratterizzato dall’apertura delle taverne nei quartieri della città ma soprattutto la giornata in cui i rioni si sono sfidati nei vari giochi in programma. Ed ecco che in un’immagine nel sito istituzionale del Comune di Perugia che ritrae la sfida pomeridiana in piazza Matteotti della mossa alla Torre, la platea appare duplicata, anzi triplicata rispetto alla realtà. La moltiplicazione però è  saltata agli occhi di qualcuno e in un attimo ha fatto il giro del mondo social in 80 minuti. Così, là dove prima c’erano degli spazi vuoti, ora sono stati immortalati tantissimi curiosi, ammassati l’uno accanto l’altro. Il tutto grazie ad una bacchetta magica di nome Photoshop, o programma simile, che ha triplicato le stesse persone presenti in una folla di visitatori. In tarda mattinata la foto è stata rimossa dal sito istituzionale del Comune e da Palazzo arrivano commenti a mezza bocca, poche ammissioni di colpa e tanto imbarazzo. Come sia potuto accadere nessuno lo sa, di certo c’è che il ritocchino si vede molto, moltissimo e questa figuraccia del Comune non è passata inosservata.

Sui social. Tante, troppe le condivisioni della foto ritoccata su Facebook sotto cui troneggiano commenti come “Se proprio dovete usare Photoshop fatelo bene” o dove si ironizza sulle immagini come testimonianza di un raduno di “gemelli”. Dall’altra parte, tra i sostenitori della manifestazione storica, Alexio Bachiorri, l’ex tronista che interpreta il personaggio di Braccio nel corteo, condivide le foto originali della mossa alla torre, quella senza cloni e dice “Non sarà di certo una foto tarocca, volta indubbiamente a screditare la manifestazione e messa in giro  da qualche farlocco, a denigrare l’impegno profuso da tutti quanti, sia il giorno che la notte. Cari sciacalli da tastiera…Perugia 1416 continua!”.

Da Palazzo. Chiamato in causa su Facebook, l’assessore Francesco Calabrese, già al lavoro per capire le responsabilità dell’accaduto, scrive “Le scuse è il minimo e stiamo cercando di capire sia potuta accadere una cosa del genere. Sarei l’assessore competente di questa “demenziale puttanata”. E, infine, a calare il sipario sulla nuova polemica infuocata, la nota del Comune “Ci scusiamo con tutti gli utenti per aver pubblicato sulla prehome del sito del Comune una foto poi risultata “manipolata”. Appena ci si è resi conto del ritocco, si è provveduto immediatamente a rimuoverla e ad avviare un’indagine per comprendere il motivo di tale manipolazione. Come si può vedere dalla foto originale, arrivata in nostro possesso successivamente alla pubblicazione della prima, lo scopo di chi ha effettuato il ritocco (fatto in una precisa zona della foto, a sinistra) non era certo quello di aggiungere qualche decina di persone ad un piazza che già conteneva numeroso pubblico, ma il vero intento, seppur opinabile, era quello di togliere il cartello di un’attività commerciale“. L’insegna incriminata è quella della tabaccheria che appare nella foto originale.  “E’ bene precisare che il ritocco, fatto da personale esterno al Comune e sicuramente in buona fede, non è stato richiesto dall’Amministrazione che non ne era stata nemmeno informata e che, oltre a disconoscerne la paternità, non avvalla la scelta di aver voluto modificare l’immagine”.

“Detto ciò – continua la nota – e chiedendo nuovamente scusa per quanto accaduto, sembrano fuori luogo le strumentalizzazione che il caso ha sollevato. La massiccia partecipazione a Perugia 1416 non richiede né grossolani maquillage, né escamotage a cui questa Amministrazione non ha intenzione di ricorrere. Non è certo la sostituzione, in una foto, di un cartello commerciale con delle persone a decretare il successo o meno di una manifestazione che ha chiamato e chiamerà anche domani un folto pubblico”.