Pdl Spoleto, Petrini si dimette da Capogruppo ”Scelta etica, no a doppie cariche” - Laffranco “Grillo? me ne frego”. - Tuttoggi.info

Pdl Spoleto, Petrini si dimette da Capogruppo ”Scelta etica, no a doppie cariche” – Laffranco “Grillo? me ne frego”.

Redazione

Pdl Spoleto, Petrini si dimette da Capogruppo ”Scelta etica, no a doppie cariche” – Laffranco “Grillo? me ne frego”.

Sab, 02/03/2013 - 20:35

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Carlo Vantaggioli

Frizzante conferenza stampa del Pdl spoletino a Palazzo Mauri questa mattina. Motivo della convocazione, le fresche novità sulla gestione del Gruppo consiliare e il commento ai risultati elettorali delle politiche. Presenti i consiglieri comunali in carica, Carlo Petrini, Davide Militoni e Alessandro Cretoni. Ma l'effervescenza dell'appuntamento è data anche dalla presenza contemporanea dei neoeletti parlamentari, il Sen. Luciano Rossi e l'On. Pietro Laffranco, da considerare a tutti gli effetti i superstiti di una debacle targata M5S/Grillo che fa lasciare al Pdl sul campo di battaglia umbro 15,02 punti alla Camera e 14,17 al Senato. E 5 scranni in Parlamento rispetto al 2008. Ma c'è “soddisfazione per la tenuta generale del partito”, dicono un po' tutti i politici presenti. C'è da capire la situazione del resto, perchè una simile “tranvata” erano anni che non arrivava nè al centrodestra né al centrosinistra, che realmente avevano sempre tenuto botta nelle elezioni precedenti. E meno male la tigna di B. che ha evitato in ogni dove il naufragio sicuro. Diciamo quindi che più che di tenuta si potrebbe parlare di “aggrappatura”. Su cosa o a che cosa, lasciamo campo libero alla fantasia del lettore. Per quanto riguarda Spoleto vale il seguente calcolo: 8.963 voti alle politiche del 2008, 4.745 nel 2013. Poco più di 5.683 in coalizione. E tant'è.
Ma le bollicine si vedono, eccome! Intanto Carlo Petrini annuncia le sue dimissioni da capogruppo perchè come spiega lo stesso ai giornalisti “la mia etica politica me lo impone. Non mi sono mai piaciuti i cumuli di cariche e quindi dopo la nomina a coordinatore del partito per Spoleto ho deciso di lasciare. Non posso fare tutto”. Al posto di Petrini il gruppo in consiglio comunale ha deciso di nominare Alessandro Cretoni, lasciando invariata la posizione di vicepresidente del Consiglio comunale di Militoni, il tutto con la benedizione dei vertici regionali, ovvero i parlamentari presenti, i quali nei loro interventi di prammatica si sperticano sulla bellezza di Spoleto e sulla volontà di ricostruire il partito. Cretoni saluta e ringrazia emozionato, ma come non esserlo. Qualche assente del vertice c'è stato anche stavolta, ma giustificati da Petrini: Girlanda, Monni, Panfili, chi per malattia e chi per viaggio di piacere. E poiché TO ha la coda lunga, quella delle malattie del Pdl fa ricordare tanto le giustificatrici malattie ex-sovietiche del Pcus o del Pcc cinese.
Ma c'era anche il sole oggi e a fronte della nomina a Capogruppo di Alessandro Cretoni, e del rinnovato impegno di Carlo Petrini quale fresco Coordinatore del partito, si è pensato più a serrare le fila per affrontare una nuova campagna elettorale ormai alle porte, ovvero le comunali del 2014, al netto di possibili nuove politiche entro la fine dell'anno. E così ecco l'annuncio di Petrini, di una prossima assemblea cittadina aperta a iscritti e simpatizzanti, in cui si parlerà di problemi locali, e della sede del partito. Da un tetto si deve pur ripartire. Non senza aver prima detto più di una volta che “le porte sono sempre aperte”, volendo lanciare messaggi copiosi a chi ci vuole stare con il Pdl del futuro prossimo venturo, inclusi quei cattivoni del Gruppo Misto e delle liste Loretoni che hanno fatto vita a se in questi 3 anni di vita politica. E il coordinatore Petrini ad una domanda sui delusi del centrodestra da recuperare, afferma che si, “… ci siamo rimasti molto male…non ci sono piaciuti”. Ed in effetti non si era capito in questi anni. Ma la frizzantezza rende tutti un po' più leggeri o leggiadri che sia, e finalmente Petrini, libero dal ruolo istituzionale di capogruppo, torna in mezzo ai leoni e comincia a graffiare. E la zampata è per qualcuno del centrodestra, “ …che ci risulta stia per passare al centrosinistra. Noi siamo coerenti, mai siamo transitati in altre formazioni”. Inutile insistere per farsi dire di chi si parla, si ode solo qualche ruggito in lontananza.
Ad una domanda di TO che chiede se nel 30,05 % alla camera e del 28,54% al senato del M5S ci siano anche i voti del centrodestra deluso e se per recuperare l'amore dei delusi si debba mettere sul piatto subito i temi economici cittadini, nessuno escluso, Petrini, ormai incontenibile, ruggisce ancora: ”siamo stati i primi, già nel 2009 a segnalare con la richiesta di un consiglio comunale aperto, che le cose non andavano sul versante lavoro ed economia a Spoleto. Ma quel consiglio fu un vero disastro, inutile. E del resto una opposizione che può fare se tanto non l'ascoltano? Ma sui delusi che votano il Movimento di Grillo devo dire che è possibile che ci siano stati, ma non raggiungono nemmeno un terzo, tanto che non è stato tutto questo successo. Il senatore eletto, Lucidi, è di Spoleto e mi aspettavo almeno che arrivassero al 32-33%. Ora ditemi voi, questi fanno le Parlamentarie e scelgono come candidato una persona che ha avuto 50 clikkate su un sito. Non mi pare serio, io sono di destra e credo nella meritocrazia e nella esperienza politica per cui prima si sta nel partito, poi si fa il consigliere etc. etc.”. Che Grillo sia un nervo scoperto lo si capisce quando l'onorevole Laffranco, decisamente il più focoso dei parlamentari presenti sbotta: “di Grillo me ne frego! Qual è il suo programma, dimezzamento dei parlamentari, riduzione dei compensi e tetto alle legislature? Ebbene lo abbiamo firmato anche noi un patto così, quindi …”. E chi glielo spiega a Laffranco che ci sarebbero un paio di cosette in più, decisamente indigeste ad alcuni maggiorenti del partito, tipo la legge anticorruzione, la restituzione dei contributi elettorali, la legge sul conflitto di interessi, ed anche quella sui condannati in parlamento ed il resto che ormai tutti conoscono.
Com'era la canzoncina ? “Ce ne freghiamo della galera…”.
Ma dove punta dritta la barra Petrini è verso i Montiani, ex Terzo Polo, mezzi Udc e Fli desaparecidos che alla Camera hanno preso un bell'8,68%. “Quei voti alle comunali torneranno tutti da noi...”. Si vedrà a che prezzo, magari una candidatura a sindaco. Ma guai a dirlo, che tutti alzano gli occhi al cielo. Ecco proprio lì ci si dovrebbe raccomandare, tanto più che a breve dovrebbe arrivare il Papa nuovo. In questi casi torna sempre utile citare uno che di santissimi se ne intende, Giulio Andreotti, che in una situazione che necessitava attendismo proferì “ci vorrebbe una messa di rito bizantino…” intendendo quelle che durano circa 3 ore, contro l'oretta scarsa di quella di Santa Romana Chiesa. Ma l'importante è che il partito vinca o piuttosto “tenga”. Com'era la strofetta ? “Tengo famiglia…”

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