di Wolfgang Bernelli (*)
A breve ci saranno i congressi provinciali del Popolo della Libertà, e Spoleto si presenterà senza avere ancora individuato il Coordinatore Comunale. Giochi di partito e posizioni di comodo per qualcuno che di fatto attraverso tale atteggiamento ha dato dimostrazione al cittadino ed ai tanti militanti e simpatizzanti di come uno dei più rappresentativi partiti nella nostra comunità sia in una situazione di stagno. Spoleto da sempre ha rappresentato un notevole bacino di preferenze per il centrodestra tanto è vero che annovera tra gli eletti due parlamentari, un consigliere provinciale ed uno regionale, non dimenticando che in passato ha eletto per fino due rappresentanti nel consiglio provinciale, entrambi appartenenti alla ex “Alleanza Nazionale”. Ma evidentemente tutto questo, una volta trascorse le elezioni, non conta e non fa testo; non si spiegherebbe altrimenti come in questo lungo periodo di letargo non ci sia sto nessun pressing da parte di commissari provinciali e regionali del partito al fine di individuare e/o nominare il Coordinatore alla luce di indicazioni date anche dallo stesso gruppo consiliare del PdL.
Per i grandi non conta tutto questo, non si calcolano le preferenze complessive prese dai consiglieri che formano il gruppo; no, tutto ciò non può contare perché dietro a tale comportamento c’è evidentemente una strategia ben consolidata, ovvero il solito gioco che si consuma su una “scacchiera”, in cui il re, la regina, la dama ecc debbono essere tutti rigorosamente posizionati al punto giusto, per intenderci ad incastro, e così la partita è chiusa.
Poi però, ciò su cui non si può fallire è il tesseramento, chi più iscritti porta, più conta nel partito, e non ci si cura di chi invece è forte in termini di consenso, di chi è presente sulla piazza, di chi ascolta il cittadino e ne riceve apprezzamento.
Non ci sto a questo tipo di politica, ed intendo alzare la voce fino ad arrivare al cuore di ogni elettrice ed elettore, militante e simpatizzante per risvegliarne il gusto di sentirsi parte attiva alla vita politica di un movimento e di un partito politico la cui principale attività ed impegno deve inevitabilmente partite dalla base, e perché ciò avvenga deve in qualche modo sconfinare dai “Palazzi di Potere”.-
Questo è il mio pensiero, queste sono le mie idee, questa è la battaglia che intendo condurre per riportare la politica alle sue radici, rinnovandola con idee nuove che solo attraverso i giovani possono arrivare.
(*) Consigliere comunale