Incontro dell'amministrazione comunale con primari e dirigenti dell'ospedale di Spoleto. Sindaco Sisti: "Interlocuzione continua con Tesei"
Manca oltre un quarto dei medici necessari nell’ospedale di Spoleto. Che la situazione fosse critica al San Matteo degli Infermi era ben noto, peggiorata dopo la trasformazione in Covid hospital. Ma ora a certificarlo sono i numeri che sono stati forniti al sindaco Andrea Sisti ed al presidente del Consiglio comunale Marco Trippetti durante un incontro con i primari e i dirigenti della struttura ospedaliera guidata dalla dottoressa Orietta Rossi.
Ieri si è infatti tenuto un confronto tra i vertici dell’amministrazione comunale ed i direttori di struttura complessa e del comparto del San Matteo degli Infermi per fare il punto sull’ospedale, analizzare le criticità insieme al personale medico, ribadire la centralità dei servizi sanitari nello spoletino. Nei giorni scorsi era stato il City forum del portavoce Leonello Spitella a chiedere al primo cittadino un aggiornamento sulla situazione.
Ospedale di Spoleto, la situazione nei reparti
I problemi principali, è emerso, restano la mancanza di personale medico (all’appello mancano circa 28 dirigenti medici su poco più di 100 dell’intero ospedale, quindi oltre un quarto del totale) e le carenze relative al dipartimento materno-infantile che di fatto è chiuso e dove, oltre al punto nascita, si continua a registrare anche la mancanza del servizio di base del reparto di pediatria e del reparto di ginecologia (servirebbero 5 pediatri e 4 ginecologi) trasformato in week surgery, ossia in un reparto reparto aperto fino a venerdì sera.
A questo si aggiunge, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro, la grave sofferenza del dipartimento di urgenza-emergenza dove mancano sei medici su 21 (anche in questo caso oltre il 25% del totale), la situazione della Cardiologia (servirebbero altri quattro medici rispetto ai tre attualmente in organico) e del reparto di Anestesia (quattro i medici da assumere). Situazione migliore per il reparto di Medicina, passata da 19 a 34 posti letto con l’arrivo di quattro nuove unità (di cui due già in servizio), Radiologia e Laboratorio.
Sisti: “Interlocuzione continua con Tesei”
“Il lavoro che state svolgendo è encomiabile, non solo per lo sforzo incredibile a cui siete stati sottoposti nel periodo in cui il San Matteo è stato ospedale Covid, ma per quello che continuate a fare in una situazione che resta di emergenza a causa della mancanza di personale – sono state le parole del sindaco Sisti – Anche su questo fronte l’interlocuzione con la Presidente Tesei è continua, perché non deve venir meno la centralità dei servizi sanitari in questo territorio. La competitività di Spoleto passa anche da questo, come dimostra l’individuazione della nostra città quale sede per un centro di ricerca sulle scienze omiche da parte dell’Università di Perugia con un investimento di circa 5 milioni di euro.
Stiamo lavorando affinché si arrivi ad un’integrazione effettiva tra Spoleto, Foligno e Valnerina, con l’obiettivo di realizzare il terzo polo sanità umbra – ha aggiunto il sindaco Sisti – Per quanto riguarda il personale, al netto del concorso già indetto dalla Usl Umbria 2 per l’assunzione di nuovi cardiologi, sto portando avanti il confronto anche con il Commissario straordinario Legnini, che incontrerò nuovamente la prossima settimana a Roma, per fare in modo che i finanziamenti legati all’area del cratere possano portare ad un’ordinanza speciale per Spoleto e rappresentare risorse utili anche per le assunzioni nel nostro ospedale”.
Gli interventi previsti per l’ospedale di Spoleto
In ultimo, per quanto riguarda gli interventi all’ospedale di Spoleto, oltre a quelli previsti nel PNRR, sono già in corso i lavori per l’antincendio (€ 1.600.000), mentre entro fine aprile sarà pronta la progettazione definitiva per il Pronto Soccorso (€ 917.385). Per gli interventi legati all’adeguamento sismico è stato richiesto alla Regione Umbria un finanziamento di € 12.704.000 e si è in attesa della delibera regionale.