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All’ospedale di Branca apre il primo Obi cardiologico dell’Umbria

Redazione

All’ospedale di Branca apre il primo Obi cardiologico dell’Umbria

Mer, 31/01/2024 - 17:39

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L’unità di Osservazione breve intensiva (Obi) sarà attivata giovedì 1° febbraio, servirà a ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e migliorare l’assistenza dei pazienti di pertinenza cardiologica

Da giovedì 1° febbraio all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino sarà attivata l’unità di Osservazione breve intensiva (Obi) in ambito cardiologico.

Si tratta di un metodo innovativo per ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e migliorare l’assistenza dei pazienti di pertinenza cardiologica e l’ospedale di Branca è il primo in Umbria ad averla aperta. In tale setting i pazienti rimangono in carico ai medici specialisti, che danno indicazione all’unità di Obi per lo specifico percorso assistenziale, mentre l’assistenza infermieristica viene effettuata dai professionisti del reparto a cui il paziente è stato assegnato.

Il progetto – realizzato dal direttore del Pronto Soccorso Manuel Monti, dal direttore facente funzione della Cardiologia Euro Antonio Capponi e dal coordinatore infermieristico Simone Cappannelli – seguirà l’apertura da circa un anno dell’Obi Chirurgico, gestito dal direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale Andrea Tamburini, così come l’Obi Pediatrico aziendale, attivato fin dal 2013 dal direttore della Pediatria area nord (sedi di Città di Castello e Branca) Guido Pennoni.

L’apertura dell’Obi Cardiologico – fortemente voluta dalla direttrice dell’ospedale e del Pou (Presidio ospedaliero unificato) dell’Usl Umbria 1 Teresa Tedesco, con il sostegno del direttore generale Nicola Nardella – nasce anche dal presupposto che i cambiamenti intervenuti in ambito sanitario negli ultimi anni hanno portato alla rivalutazione dei Pronto Soccorso intesi non più come luogo di “transito” ma come luogo di diagnosi e cura.

Un’area dedicata come l’Obi cardiologico può progressivamente consentire di modificare il trattamento dei pazienti con patologie cardiache croniche o a bassa intensità di cura, con l’obiettivo di non ricoverare più il paziente ma di studiarlo e trattarlo in un ambiente consono, aumentando l’appropriatezza dei ricoveri. Inoltre l’Obi cardiologico ha un ruolo fondamentale nel ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorsi, rispettando le indicazioni del Ministero della Salute.

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