Sono una quindicina gli organismi collegiali che in Umbria sono considerati inutili. “Si tratta di comitati, commissioni, osservatori, consulte, conferenze o tavoli che non si riuniscono o non sono rinnovate da anni oppure che non sono mai stati attivati o costituiti” spiega il consigliere Daniele Nicchi, presidente della Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, che ha iniziato l’esame dell’atto amministrativo proposto dalla Giunta.
Oltre 60 gli organismi sui quali la Commissione aveva acceso i riflettori. Su una quindicina la Commissione chiede ulteriori informazioni, per verificare la reale necessità di tenerli in vita.
Nicchi: verificheremo la possibilità di accorpamenti con altri organismi
“Si tratta di un lavoro utile che, malgrado non sia mai stato fatto prima –
sottolinea Nicchi – va portato avanti con attenzione. Ci muoveremo
nell’ottica di una semplificazione e razionalizzazione degli organismi
regionali, senza tralasciare un criterio di economicità dell’operazione.
In quest’ottica verificheremo la possibilità di accorpamento tra organismi
che svolgono funzioni simili tra loro. È indispensabile portare a termine in
breve tempo questo lungo lavoro, visto che abbiamo impiegato molti mesi a
chiedere informazioni e non è stato facile ottenerle. Per questo abbiamo
deciso di ascoltare in audizione i direttori regionali, così da avere un
quadro completo per poter valutare se effettivamente ci sono organismi non indispensabili e valutare di conseguenza cosa fare”.