Ieri a Perugia la firma di Prefetto e sindaco, focus su rispetto delle regole per gli appalti e tracciabilità dei flussi | Prosegue anche il progetto sul controllo di vicinato e per le attività economiche campagne di controlli
Sono stati rinnovati ieri mattina (29 novembre), a Perugia, il Protocollo d’intesa per il controllo di vicinato tra Prefettura e Comune di Gubbio e il Patto di legalità e prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale, stipulati sempre tra le medesime parti. A firmarli il sindaco di Gubbio Filippo Stirati e il Prefetto Armando Gradone (nella foto).
Nel dettaglio, il Protocollo per il controllo di vicinato prevede la realizzazione di un ampio sistema integrato di sicurezza urbana, che agli interventi di competenza esclusiva delle Forze di Polizia affianca le iniziative dei cittadini, volte a favorire e migliorare la conoscenza reciproca nell’ambito dei quartieri e frazioni del Comune. Un percorso già iniziato negli scorsi mesi, che proseguirà e sarà mirato a consentire una migliore vivibilità delle aree coinvolte mediante attività di segnalazione delle anomalie, mediazione dei conflitti e aggregazione sociale, al fine di favorire il rafforzamento del rapporto di collaborazione tra cittadini e istituzioni promuovendo l’educazione a convivenza, rispetto della legalità e sviluppo del senso civico di appartenenza alla comunità.
Il Protocollo di legalità è invece finalizzato alle attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, in particolare attraverso l’estensione delle cautele antimafia all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori e agli appalti di lavori pubblici sottosoglia, in base al codice delle leggi antimafia e attraverso il monitoraggio costante di cantieri e imprese coinvolti nell’esecuzione delle opere. Il focus è dunque sugli appalti, con tutta una serie di verifiche da effettuare rispetto alle ditte contraenti, alla tracciabilità dei flussi finanziari, a tutte le transazioni connesse ai contratti, all’adempimento degli obblighi retributivi e contributivi e alla sicurezza delle condizioni di lavoro delle maestranze impiegate.
Il protocollo prevede anche una serie di provvedimenti relativi alla tutela della legalità delle attività economiche e commerciali: in particolare il Comune provvederà, attraverso la Polizia Municipale, ad una campagna di controlli nei locali ed esercizi pubblici della città, al fine di verificare il rispetto delle normative e indirizzare alla Prefettura, con cadenza mensile, la segnalazione relativa alle variazioni di tipologia di attività o di titolarità afferenti a settori considerati maggiormente a rischio infiltrazione.
Inoltre, in tema di “movida” e disturbo della quiete pubblica, il Comune potrà valutare, in relazione a specifiche esigenze di ordine e sicurezza pubblica o di decoro urbano presi in esame in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’adozione di provvedimenti ordinatori contingibili e urgenti volti a limitare la vendita o l’asporto di bevande alcoliche, come anche la regolamentazione con possibili limitazioni degli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici e di svolgimento di attività commerciali che praticano la vendita di bevande alcoliche. Ciò sempre al fine di prevenire i fenomeni di illegalità e disturbo alla quiete ricollegabili al deflusso dell’utenza o alla sosta di essa nelle prossimità esterne ai locali.