Un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa, avvenuta ad agosto, del professore Gianfrancesco Montedoro personalità tra le più note e apprezzate in ambito accademico e scientifico. E’ stato anche sottolineato il fatto che il professore è stato anche presidente, dal 1997 al 2014, dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio. Con questo speciale ricordo ha preso il via, venerdì 7 aprile, il secondo appuntamento con Olivolio e la prima giornata del convegno, proposto dall’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio ed il Comune di Spoleto, dal titolo “Innovazione di processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia italiana” ospitato nella splendida cornice dell’antico chiostro San Nicolò a Spoleto, che si concluderà domani.
I relatori, durante i loro interventi hanno illustrando ai presenti le ricerche e gli studi effettuati in particolare le soluzioni tecniche e le linee di indirizzo seguite dall’innovazione nel campo delle tecnologie estrattive e nell’utilizzo delle acque di vegetazione e delle sanse vergini.
“L’impianto ad ultrasuono combinato – ha sottolineatola la dottoressa Maria Lisa Clodoveo dell’Università di Bari – ad ultrasuono combinato con lo scambio termico testato per la prima volta in Puglia dal gruppo di ricerca dell’Università di Bari coordinato da me e del politecnico di Bari coordinato da Riccardo Amirante ha rotto il paradigma storico dell’industria dell’olio d’oliva: per la prima volta in assoluto incrementa in maniera significativa la resa dell’olio e la qualità testimoniata dall’aumento delle molecole polifenoliche responsabile delle proprietà salutistiche e organolettiche”.
Durante la mattinata è intervenuto il professore Andrea Marchini dell’Università di Perugia che ha trattato il tema del mercato dell’olio extravergine di oliva italiano; mentre il professore Maurizio Servili dell’Università di Perugia ha affrontato il tema dell’evoluzione e dello stato dell’arte nell’innovazione di processi nel settore degli oli vergini di oliva. Servili ha sottolineato che l’efficienza estrattiva serve per aumentare la qualità dei prodotti, le molecole bioattive e i composti fenolici che hanno effetti positivi per la salute.
La professoressa Tullia Gallina Toschi dell’università di Bologna ha presentato il progetto “Oleum” nell’ambito del programma Horizon 2020.
Il lavori della giornata di sabato 8 aprile si concluderanno con una degustazione, aperta anche al pubblico, di olio extravergine d’oliva prodotto dalle aziende locali.